Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: prezzi e raccolta latte in aumento

2019-03-18T14:58:31+02:0018 Marzo 2019 - 14:58|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana. Che mostrano un aumento per le esportazioni di burro e un incremento di prezzi e raccolta latte, in Europa. Bene i formaggi Dop, in Italia. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Tanto per cambiare una settimana strana anche questa. La crema, che mercoledì veniva offerta agli stessi livelli della fine della scorsa settimana, sembra che da giovedì sia rimbalzata. Qualcuno ritiene che questi aumenti siano dovuti ad una maggiore richiesta a causa delle esportazioni del burro, ma questo stride con quello che si sente sul burro e che esporremo tra poco.

– Latte estero sempre offerto a 0,36 euro/Kg consegnato per la merce tedesca, ma si sentono anche dei 0,33 euro/Kg per altre origini. Lo scremato è trattato 0,15 euro/Kg franco arrivo. Sul mercato nazionale, la situazione è molto diversa, con la crema di qualità che viene comunque scambiata a prezzi superiori ai 2,00 euro/Kg, il latte crudo intorno a 0,41 euro/Kg e lo scremato addirittura a 0,22 euro/Kg partenza, se non di più. La raccolta di latte è in aumento in quasi tutta l’Europa tranne la Francia che sta comunque lentamente recuperando.  

– Come detto, sembra che la crema sia un po’ in rimbalzo a causa della domanda e dell’export del burro. Ma allora come giustificare il bollettino di Kempten che perde cinque sul minimo e 10 sul massimo, rispettivamente 4,00 e 4,20? E L’Olanda ferma a 4,07 euro/Kg? Per non parlare della Francia che, con il suo solito ritardo, si sta allineando ai prezzi degli altri stati membri, avendo diminuito di 0,12, portandosi a 4,13 euro/Kg. Non solo: le offerte di burro sono al ribasso, sia per il burro di siero, trattato a 3,50 euro/Kg, che per quello di centrifuga polacco, offerto a 3,85 euro/kg.  Vediamo un po’ se con la vicinanza della Pasqua le cose cambiano o si chiariscono.  

–  Per quel che riguarda il latte in polvere, bollettini tra loro discordanti, con Germania e Olanda stabili e ribasso della Francia che, però, non fa altro che allinearsi agli altri due.  Molto diversa la situazione sul mercato libero,  con alcune latterie che sono seriamente in ritardo con le consegne e come tali hanno una visione rialzista del mercato e arrivano a fare offerte anche superiori a 2.250 euro/Tons. Diversa la visione dei commercianti che se, fino a 10 gg fa, chiedevano, per consegne fino ad agosto/settembre, 2.200 euro/Tons, oggi accettano ordini a 2.100 euro/Tons. Le esportazioni sono ancora buone così come le aspettative sia di produzione che di export.   

– Questa settimana anche il siero in polvere è discordante, con la Germania che aumenta leggermente l’alimentare ma lascia invariato lo zootecnico, la Francia che lascia invariato e l’Olanda che invece ribassa un po’ lo zootecnico. Sembra che in Europa l’incertezza regni sovrana.  

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in calo per il cheddar a 3,20 euro/Kg e il gouda, a 3,07 euro/Kg, stabili per l’edamer a 3,04 euro/Kg e in aumento per l’emmentaler, a 4,42 euro/Kg. n Italia, stabili le quotazioni dei formaggi Dop. 

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