Piacenza (Pc) – In una lettera inviata al sottosegretario Gian Marco Centinaio la Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti) chiede la creazione di un tavolo di lavoro per riconsiderare il criterio di rappresentanza all’interno dei Consorzi. L’attuale normativa (in particolare l’art. 8 del DM 232/2018) stabilisce infatti che i voti siano attribuiti in funzione della produzione vitivinicola dell’anno precedente, e quindi solo in base ai volumi produttivi, senza considerare il numero dei produttori o il loro ruolo all’interno della denominazione. Un tema, quello del criterio di rappresentanza nei Consorzi, dibattuto da tempo ma che è stato portato alla luce nelle scorse settimane in seguito all’elezione del Cda del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. “In questa sede”, spiega la Fivi in una nota, “è emersa l’intenzione di concentrare la gestione della denominazione nelle mani di alcuni grandi gruppi, in particolare afferenti al sistema cooperativo, con la conseguente esclusione degli interessi dei piccoli produttori”. “Tale meccanismo ha delle conseguenze inevitabili sull’effettiva rappresentanza all’interno dei Consorzi”, sottolinea Matilde Poggi nella lettera (clicca qui) inviata all’onorevole Centinaio. “Il voto è nelle mani di pochi grandi gruppi e cooperative, che decidono in solitudine le scelte di indirizzo strategico di gestione della denominazione”.
Matilde Poggi (Fivi) scrive a Centinaio: “Serve rivedere il criterio di rappresentanza nei Consorzi”
federica2021-04-29T12:22:03+02:0029 Aprile 2021 - 12:22|Categorie: in evidenza, Vini|Tag: consorzi, criterio di rappresentanza, Federazione italiana vignaioli indipendenti, Fivi, Matilde Poggi|
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