Farm to Fork/Pac 2021-2027 (4), Vacondio (Federalimentare): “Il rischio è che alcuni degli obiettivi fissati risultino troppo ideologici”

2021-11-10T11:06:41+02:0010 Novembre 2021 - 10:54|Categorie: Bio, in evidenza, Mercato|Tag: , , , |

Roma – Intervenuto nel corso del convegno tenutosi lunedì 8 novembre presso Eataly di Roma anche Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare. “Il Farm to Fork coinvolge tutta la filiera alimentare, dagli agricoltori all’industria di trasformazione. Quest’ultima gioca un ruolo strategico anche per quanto riguarda le esportazioni. Dei 50 miliardi fatturati sui mercati stranieri, l’80% deriva dall’industria di trasformazione”. A preoccupare, però, sono i rischi in cui il Farm to Fork rischia di imbattersi. “Per certi versi, è una strategia molto ideologica. Pensare di poter trasformare il 25% dei terreni agricoli in aree destinate all’agricoltura biologica entro il 2030 è impensabile. I tempi sono troppo serrati. Ridurre poi l’utilizzo di concimi causerebbe un decremento della produzione che, nel caso del settore cerealicolo, ammonterebbe a un -20%. È ovvio che se la disponibilità di materia prima diminuisce, i prezzi a scaffale aumenteranno. Lo tsunami delle materie prime causerà sicuramente gravi problemi. I prodotti a scaffale aumenteranno il loro prezzo, e bisognerà avere il coraggio di comunicare questo cambiamento al consumatore finale”. Idee chiare, infine, anche per quanto riguarda il Nutriscore, l’etichetta a semaforo. “Non può e non deve essere approvato”, conclude Vacondio. “È un attacco alla dieta mediterranea, alla nostre performance sui mercati esteri e al Paese in generale”.

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