“Innovare è un’arte che Ipack-Ima interpreta al meglio”

Torna, dal 27 al 30 maggio, la rassegna milanese dedicata al processing e packaging. Tutte le novità, i trend e i numeri dell’edizione 2025 in un’intervista a Simone Castelli, Ad della società organizzatrice dell’omonima kermesse.

L’edizione 2025 rappresenterà un nuovo punto di partenza per Ipack-Ima. Saranno numerose le novità che attenderanno visitatori e partecipanti alla quattro giorni milanese dedicata al processing e packaging, in programma dal 27 al 30 maggio prossimi a Fiera Milano. A partire da un’offerta espositiva sempre più completa e integrata, in linea con i temi caldi che animano il machinery made in Italy, un settore d’eccellenza in costante evoluzione. Di questo e molto altro ancora abbiamo parlato con Simone Castelli, amministratore delegato di Ipack Ima, la società in joint-venture tra Ucima e Fiera Milano che organizza l’omonima manifestazione milanese, insieme con Pharmintech e Meat-tech.

Per iniziare, ci fornisce una breve panoramica dello stato dell’arte del settore packaging e processing?
Il settore delle macchine automatiche per il packaging è una delle leve di maggiore successo del made in Italy nel mondo con il 78,7% di export e un fatturato che nel 2023 ha superato i 9 miliardi, con un aumento del + 8%. Interessante notare che questi dati eclatanti si esprimono principalmente sul settore clienti food&beverage, che incide per il 57,1%. E in particolare sul food, attestato al 30% del fatturato totale per un valore di 2.856 milioni di euro e percentuali di export che si attestano sul 74.5%. Molto rappresentato con i principali player del mercato è anche il valore delle macchine di food processing, che esprime un valore globale attorno ai 59 miliardi di euro (fonte Mecs Manufacturing Economic Studies).

‘The Art of innovation’ è il claim dell’edizione 2025 di Ipack-Ima. Qual è l’idea che vuole comunicare?
I dati che abbiamo esposto parlano chiaro: il settore machinery italiano è un’eccellenza per performance economiche e innovazione tecnologica. Un concetto che si estende all’intera filiera, dal materiale innovativo al packaging design, dalla digitalizzazione alla sostenibilità per confezione e contenuto. Innovare è un’arte che la nostra piattaforma espositiva interpreta al meglio, integrandosi ai quattro grandi mercati di riferimento: il grain based food, il f&b, il fresh & convenience, e il pharma. A quest’ultimo è dedicata la manifestazione che si terrà in contemporanea: Pharmintech powered by Ipack Ima.

Quali saranno le principali novità di questa edizione?
Puntiamo sull’integrazione tra packaging, processing e materiali innovativi per offrire ai nostri visitatori le più avanzate soluzioni di sicurezza alimentare senza dimenticare il valore del packaging per il marketing di prodotto e l’informazione del consumatore. L’edizione 2025 rappresenterà un nuovo punto di partenza per Ipack-Ima.

Ci spieghi meglio.
Alla kermesse seguirà una programmazione più fitta rispetto all’attuale triennalità pensata per accompagnare espositori e visitatori al 2028, attraverso un percorso che mantenga il presidio sullo sviluppo tecnologico sempre più veloce di un settore altamente performante come il nostro, dove le evoluzioni del mercato sono all’ordine del giorno.

Come sarà composta l’offerta espositiva di Ipack-Ima 2025?
Il focus è sulle soluzioni di processing e packaging primario, secondario e fine linea, senza dimenticare i materiali di imballaggio per i nostri quattro principali mercati di riferimento. Completano l’offerta, le tecnologie trasversali per tutti i settori, quali etichettatura, automazione e robotica. Oltre a un ricco calendario di eventi e convegni specializzati con esperti internazionali e mondo accademico, evidenziamo le due aree speciali Ipack-Mat e Ipackima-Lab.

In cosa consistono?
Sono state pensate da un lato per valorizzare le aziende più avanzate nello sviluppo di nuovi materiali innovativi e sostenibili; dall’altro per dare visibilità a una selezione di qualificati laboratori di analisi chimico fisica sul packaging, indispensabili in particolare per il food grade e il confezionamento primario.

Quali sono le principali tendenze che stanno modellando il mercato del packaging e processing e come saranno rappresentate durante l’evento?
La sostenibilità è sicuramente tra i temi ‘hot’ del momento per un settore impegnato da tempo nella ricerca di soluzioni che riducano l’impronta carbonica delle produzioni partendo dalla fabbrica per giungere al prodotto finito, il packaging e il contenuto processato. Al centro della scena, quindi, saranno i materiali innovativi per garantire shelf life e sicurezza alimentare, riducendo al contempo il food waste che, non dimentichiamolo, è un tema di sostenibilità molto importante. Accanto a questo, il packaging design con sgrammature, materiali rinnovabili, riciclabili e bio-compostabili su cui la ricerca sta facendo passi da gigante sia guardando alla shelf life che alla macchinabilità, altro grande tema per il nostro settore.

Quanti espositori e visitatori saranno presenti alla quattro giorni?
L’edizione 2022 ha visto oltre 1.100 espositori, quasi 60mila visitatori e operatori professionali in visita da oltre 122 Paesi. Un benchmark che intendiamo superare e su cui abbiamo ottime prospettive grazie agli spazi espositivi ad oggi già intensamente occupati e a un’attività di incoming dei buyer che ci vede attivi in tutto il mondo. La collaborazione con enti di promozione del mercato internazionale, player mondiali del mondo fieristico e la riconoscibilità del nostro brand rendono Ipack-Ima un luogo di incontro ideale.

Tornando al tema buyer, come sarà sviluppata l’attività di incoming?
Il recente accordo con Informa, annunciato a Propack Asia e presentato al mercato europeo in ottobre, rappresenta un importante passaggio per rafforzare i percorsi di internazionalizzazione di Ipack-Ima, integrando l’azione svolta da anni con un leader mondiale del settore, capace di generare sinergie che puntano a valorizzare ulteriormente la manifestazione nel mondo. Saremo in grado di attrarre così player internazionali interessati al mercato europeo, africano, del Middle e Far East, a cui la fiera guarda per tradizionali relazioni consolidate. Stiamo lavorando sull’incoming di buyer dall’estero grazie anche alla collaborazione con ITA – Italian Trade Agency e a un capillare network di agenti a livello globale, per essere in grado di ospitare professionisti altamente profilati e selezionati da numerosi mercati target, interessati alle nostre tecnologie.

A tal proposito, fornite agli espositori un servizio di matchmaking per connetterli con i loro potenziali acquirenti?
Ipack-Ima offre ai suoi professionisti preziose opportunità di networking digitale, grazie a una piattaforma di matchmaking dove espositori e buyer possono profilarsi e trovare l’interlocutore più adatto per sviluppare nuove opportunità.

Come funziona?
Che si tratti di appuntamenti allo stand o di incontri virtuali, il tool permette di potenziare le occasioni di contatto in modo selezionato tra aziende e potenziali partner prima, durante e dopo la fiera. Pensiamo infatti che questo sia un grande valore aggiunto sia per gli espositori che per i visitatori.

Come sta evolvendo la sinergia ‘The Innovation Alliance’?
L’adesione al progetto è un’ulteriore conferma dell’approccio di Ipack-Ima al mercato che guarda sempre oltre i confini del proprio perimetro, trovando connessioni con l’intera filiera coinvolta che spazia dal food e pharma processing, al produttore di materiali, all’intralogistica con tutto quello che questo asse ideale contiene. Un’ ideale filiera industriale, di cui fanno parte quattro realtà che insieme rappresentano l’eccellenza della meccanica strumentale, che va dalle soluzioni più sostenibili per la produzione e la gestione delle materie plastiche al packaging e processing, dalla personalizzazione grafica del prodotto fino alla movimentazione e stoccaggio delle merci.

Un’ultima domanda: perchè l’edizione 2025 sarà un appuntamento imperdibile?
Se desiderate scoprire l’innovazione più avanzata in materia di packaging e processing per il food – spaziando dai materiali innovativi, ricercati da consumatori per il loro contenuto sostenibile, le innovazioni più evolute in termini di digitalizzazione delle linee di produzione tra machine learning e intelligenza artificiale –, in un ambiente con forte caratura internazionale e popolato dai più importanti player, non potete che trovarvi a Ipack-Ima!

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