Milano – Angelo Frigerio, direttore di Alimentando, risponde a Giorgio Santambrogio su Luis Enrique come “modello di vera leadership” (leggi qui). Ecco il suo commento:
Caro Giorgio, nulla da dire sull’uomo. La commozione, in mezzo al tripudio, quando ha visto il disegno della figlia, scomparsa a nove anni, rimane una pagina memorabile nella storia del calcio. Sull’allenatore è la storia che parla. Con la Roma, nel 2011, è stato un calvario. Alla fine i tifosi hanno esposto uno striscione che così recitava: “Luis vattene da Roma, s’è liberato er posto al Barcellona”. Col Barca ha vinto tanto ma aveva un tridente monstre (Messi, Neymar, Suarez). Poi la nazionale spagnola, che abbiamo battuto ai rigori nel 2020. E che è stata estromessa nel Mondiale 2022 dal Marocco. Lo scorso anno ha vinto i trofei nazionali con il Paris ma è stato cacciato fuori dalla Champions dal Borussia. Quest’anno ha fatto un altro triplete. Ma la Francia è nota per avere un campionato di brocchi. Il Paris ha vinto la Ligue 1, quest’anno, con 19 punti di vantaggio sulla seconda (Olimpique Marsiglia). Anche perché nessuna squadra transalpina (e quasi mondiale) può competere con un Paris che ha un monte ingaggi di 208 milioni di euro lordi. Per non parlare delle acquisizioni. Il Psg ha pagato, dal 2011, ben 2,3 miliardi di euro per costruire la squadra. Per cui, luci e ombre. E comunque anche Conceição, ex allenatore del Milan, con Donnarumma (la lingua batte…), Hakimi, Dembelè, Marquinhos, Kvaratskhelia, avrebbe potuto arrivare… terzo in Campionato… Forse…