Messina – Maxi blitz della polizia, questa mattina all’alba, in alcuni comuni del Parco dei Nebrodi, la più grande area naturale protetta della Sicilia, in provincia di Messina. L’indagine, denominata ‘Gamma Interferon’, riguarderebbe una filiera clandestina di macellazione e vendita di carne e ha portato a ben 33 arresti, eseguiti dagli agenti del commissariato di polizia di Sant’Agata di Militello (Me) e della squadra mobile di Messina, coordinati dalla procura della Repubblica di Patti (Me). Le misure cautelari, disposte dal gip Andrea La Spada, riguardano allevatori, macellai e veterinari dell’azienda sanitaria provinciale di Sant’Agata di Militello, accusati di aver realizzato una vera e propria filiera per le attività illegali. Tutto iniziava, secondo la procura di Patti, con furti di bestiame, spesso anche maltrattato e ucciso durante le razzie, che veniva in seguito macellato clandestinamente e destinato, infine, alla vendita. Questi prodotti, per gli inquirenti, sarebbero stati anche pericolosi, poiché privi dei necessari controlli sanitari, tanto da rappresentare un grave rischio per la salute umana. L’operazione vede, per il momento, 50 indagati. Nelle prossime ore è prevista una conferenza stampa della procura della Repubblica di Patti.
Sicilia, maxi operazione della polizia nel Parco dei Nebrodi: 33 arresti tra allevatori, macellai e veterinari
RepartoGrafico2016-12-14T11:11:39+02:0014 Dicembre 2016 - 11:09|Categorie: Carni|Tag: furti di bestiame, macellazione clandestina, operazione gamma interferon, parco dei nebrodi, patti, sant'agata di militello, veterinari|
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