Verona – Una crescita del 152%, in termini di superficie, dal 2012 al 2019. Con un picco del +14% nel solo 2019, a fronte di una media nazionale ferma al +1%. I numeri fanno riferimento all’incidenza del biologico nelle vigne dei 19 comuni che fanno parte della Doc Valpolicella, come evidenzia uno studio di Avepa (l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura), pubblicato alla vigilia di Anteprima Amarone, a Verona l’1 e il 2 febbraio. Secondo Avepa, in un’area di poco meno di 8.300 ettari Dop circa 1/4 sono già green o sono in procinto di diventarlo (dati Sian, Avepa, Consorzio Valpolicella). “Una tendenza bio cominciata forse un po’ tardi ma che ora non accenna a rallentare, se si considera che anche gli ettari in conversione sono cresciuti nell’ultimo anno del 10,5%”, commenta Olga Bussinell direttore del Consorzio tutela vini Valpolicella. A trainare i vigneti ‘green’ in Valpolicella è soprattutto il progetto RRR (Riduci, Risparmia, Rispetta), la certificazione voluta per le aziende dal consorzio a tutela dell’ambiente, che prevede l’adozione di tecniche innovative in vigneto ma anche la sostenibilità sociale e la tutela del paesaggio. Anche qui la crescita è in doppia cifra: +31% gli ettari RRR dall’inizio della certificazione, il 2017, a oggi.
Le vigne della Valpolicella sono sempre più ‘green’
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