Roma – Nelle ultime settimane del 2022, regioni e province autonome hanno pubblicato i bandi su agricoltura biologica e produzione integrata per il 2023, chiedendo il rispetto delle condizioni di ammissibilità già dal primo gennaio. Limiti di tempo assurdi: per essere ammessi, sarebbe stato necessario notificare l’iscrizione al sistema di certificazione per la produzione bio e integrata, nonché aggiornare il fascicolo aziendale e dimostrare la disponibilità di terreni, entro il 31 dicembre 2022. Di solito, la scadenza per la presentazione delle domande era fissata per il 15 maggio.
Come riporta Italia oggi, questo nuovo sistema ha impedito a molti agricoltori di fare domanda e dunque di avviare la produzione. Le istituzioni stanno chiedendo una proroga o una deroga ai servizi della Commissione Ue. I problemi sono sorti dal ritardo nell’approvazione del Piano strategico della Pac e dalle nuove regole europee, che richiedono il rispetto degli impegni per la produzione bio per l’intero anno solare.
