Roma – I programmi operativi per il 2023 e gli anni successivi presentati dalle organizzazioni di produttori ortofrutticoli alle regioni saranno approvati entro il 31 dicembre, come riporta Italia Oggi. La presentazione è avvenuta il 31 ottobre, in base al decreto 29 settembre 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 270 del 18 novembre. Che stabiliva le regole nazionali per riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e delle loro associazioni, e definiva le procedure per presentare i programmi e accedere ai fondi pubblici.
Il numero minimo di produttori da aggregare per essere riconosciuti come organizzazione produttori (Op) è 15; bastano cinque soci per i settori di funghi e noci. La produzione deve spaziare da un valore minimo di 200mila euro fino a un massimo di 4,5 milioni, in base ai prodotti. Prevista una riduzione del valore minimo del fatturato per le Op localizzate in Sardegna (-25%) e quelle dedicate esclusivamente al bio (-25%). Dopo l’approvazione dei programmi, le Op potranno presentare le domande di anticipo entro il 30 settembre, e chiedere il saldo entro il 15 febbraio dell’anno successivo a quello di realizzazione del programma. Le regole richiedono attenzione verso prevenzione e gestione delle crisi, e di utilizzare almeno il 15% della spesa per migliorare le prestazioni ambientali e per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
