Roma –Assocarni e Assica rispondono alla pubblicazione rilasciata oggi dalla Iarc, in cui si inseriscono le carni rosse e lavorate tra gli agenti cancerogeni. Le due associazioni avevano già diffuso negli scorsi giorni una nota congiunta per ribattere alle notizie trapelate sulla presa di posizione dell’Agenzia francese: “I produttori italiani del settore ritengono inaccettabile considerare cancerogeno un alimento in quanto tale, opinione condivisa anche dalla comunità scientifica”, si legge nel comunicato. “La carne rossa e trasformata deve continuare a essere considerata come parte integrante di una dieta equilibrata, associata a corretti stili di vita, come consigliato da tutti i nutrizionisti”. Nella nota si precisa, inoltre, come i dati epidemiologici raccolti non tengano debitamente conto delle peculiarità della produzione italiana di carni e di prodotti di salumeria. In un comunicato, diffuso oggi, si precisa come: “Gli italiani sono già oggi tra coloro che in Europa consumano meno carne e salumi. La quantità indicate dal press release di oggi (50 grammi al giorno) come condizione per un aumento comunque modesto del rischio è pari al doppio della media del consumo in Italia”.
Assica e Assocarni: “Inaccettabile considerare cancerogeno un solo alimento”
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