Assica e Unaitalia: necessari interventi di emergenza per salvaguardare il settore

2022-04-29T09:33:02+02:0029 Aprile 2022 - 09:30|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Roma – Il settore avicolo e quello suinicolo sono messi a dura prova dalla crescita dei costi di produzione. Che, nei primi due mesi del 2022, sono aumentati del 12,2%. Le spese di energia e gas sono quadruplicate, e sono cresciute anche quelle accessorie per plastica, pellet, cartoni e trasporti. A queste vanno aggiunte le conseguenze della crisi ucraina e l’impegno verso una transizione ecologica in linea con il Grean Deal europeo. A lanciare l’allarme sono Unaitalia (Associazione di categoria che tutela e promuove le filiere agroalimentari italiane delle carni e delle uova) e Assica (Associazione industriali delle carni e dei salumi) in occasione della presentazione del Rapporto che il Censis ha condotto con Assica e Unaitalia dal titolo ‘Per il buon uso del Recovery Fund nel rilancio delle filiere della carne – Le buone soluzioni per l’Italia della filiera avicola e dell’industria della carne e dei salumi’, presentato a Roma settimana scorsa (leggi qui). “La transizione ecologica deve essere ben programmata per evitare di mettere a rischio due comparti strategici dell’agroalimentare – da 13,9 miliardi di euro e 93.900 addetti – e che l’inflazione (a marzo +6,7% su base annua, secondo stime Istat) e i costi della transizione si ripercuotano sui consumatori”, spiegano le due associazioni. Unaitalia e Assica chiedono dunque interventi di emergenza per sostenere i consumi e alleggerire i costi di produzione, salvaguardando la marginalità delle imprese. Stefano Patuanelli, ministro del Mipaaf, ha commentato: “Il Governo, con il recente Decreto Ucraina, ha cercato di dare una prima concreta risposta all’emergenza, ma ora serva un’azione europea forte, che metta sul tavolo una nuova tranche di debito comune per affrontare, come nel caso della pandemia, una crisi globale”.

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