Roma – “Il numero dei cinghiali è in continua crescita e non si arrestano i danni che provoca la loro diffusione mal gestita”. Con questo allarme, Assosuini (l’associazione degli allevatori suinicoli) commenta l’inarrestabile incremento del numero dei cinghiali in Italia. Un fenomeno che, secondo i dati Ispra, l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, ogni anno genera danni all’agricoltura superiori a sette milioni di euro. Le regioni più colpite dal fenomeno sono Abruzzo e Piemonte, seguite da Toscana, Campania e Lazio. Molteplici i pericoli insiti in questa espansione incontrollata: malattie infettive, danni alle coltivazioni e alla flora, marginalizzazione delle imprese agricole, rischio dell’incolumità pubblica. “Il problema non riguarda più soltanto il settore primario”, sottolinea Assosuini. “Infatti, se malauguratamente capitasse un cinghiale con la peste suina africana in una delle provincie vocate all’allevamento dei suini o alla produzione di salumi, sarebbe la fine dell’intera filiera suinicola Dop a causa del blocco delle esportazioni. Si auspica che venga messo in atto un piano organico di interventi mirati che ponga fine alla diffusione fuori misura”.
Assosuini: “Diffusione mal gestita dei cinghiali, a rischio la filiera suinicola Dop”
Margherita Luisetto2023-04-14T11:01:48+02:0014 Aprile 2023 - 11:01|Categorie: Carni, Salumi|Tag: assosuini, cinghiali|
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