Siena – Circa 600 ettolitri di vino, destinato a diventare brunello di Montalcino, finiti nelle fogne per una vendetta. Protagonista della vicenda, che risale al 3 dicembre, è Andrea Di Gisi, 39 anni, ex dipendente dell’azienda vinicola colpita, la “Case Basse” di Montalcino. Si apprende oggi che, dopo essere stato arrestato, Di Gisi a breve comparirà davanti al giudice per il rito immediato. Il Tribunale del riesame, infatti, ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dall’avvocato difensore dell’imputato, su cui pendono le accuse per i reati di sabotaggio aziendale aggravato e di violazione di domicilio “compiuti con dolo” – aggiunge il giudice. L’atto di vandalismo sarebbe stato dettato dalla scelta di un altro dipendente nell’assegnazione di un alloggio di pertinenza dell’azienda. A tradire l’uomo è stata una cimice piazzata dagli inquirenti nella sua auto.
(AR)