Roma – Dopo il calo del Pil italiano nel secondo trimestre 2023, che ha segnato un -0,4%, secondo Confcommercio il terzo trimestre dovrebbe chiudere con un +0,1%. Gli economisti la definiscono una recessione tecnica. Ma, secondo Mariano Bella, direttore ufficio studi di Confcommercio la situazione non è così drammatica. Per fine anno, infatti, – come riporta Il Sole 24 Ore – è prevista una ripresa, che porterebbe la variazione per tutto il 2023 a +0,8%. Un segno positivo, dunque, anche se rimane sotto al +1,2% dell’ultima stima di Confcommercio e sotto alle previsioni del Governo (che spera in un +1%).
“L’economia italiana quest’anno è cresciuta più di altri Paesi europei”, commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, al quotidiano. “Serve un’operazione di fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale”.
Confcommercio mette poi all’attenzione l’andamento dei consumi e del turismo. I consumi a gennaio-agosto, in volume, erano a -4,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma con una lieve ripresa dello 0,5% rispetto al 2022. I consumi, tuttavia, sono stati sostenuti intaccando la ricchezza finanziaria delle famiglie. Il turismo, poi, è stato positivo ma non come previsto. Tanto che “sulla base delle indicazioni frammentarie e parziali”, come spiega l’associazione, a luglio e agosto non sembra esserci stato un boom.
