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Diretta Cibus 2024 / Gli highlights del convegno ‘Salumeria italiana: le sfide per il futuro, tra le incertezze del commercio internazionale e l’aumento dei costi produttivi’

2024-05-10T16:37:51+02:0010 Maggio 2024 - 11:59|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , , |

Parma – Si è tenuto il 9 maggio nella Sala Plenaria della Fiera di Parma il convegno, promosso da Assica e dal nostro sito alimentando.info, dal titolo ‘Salumeria italiana: le sfide per il futuro, tra le incertezze del commercio internazionale e l’aumento dei costi produttivi’. Hanno partecipato, come relatori, Davide Calderone, direttore di Assica; Luigi Stimolo, responsabile area mercato BMTI; Mariella Ronga, della direzione Filiere e Analisi dei Mercati Ismea; Francesco Pizzagalli, presidente di Assica. Alla tavola rotonda sono poi intervenuti, insieme a Pizzagalli, Marco Limonta, Cpg director Circana; Mauro Lusetti, presidente Adm; Marco Perocchi, responsabile direzione banca d’impresa Crédit Agricole Italia. Ha moderato Angelo Frigerio, direttore di alimentando.info.

Ad aprire l’evento Davide Calderone, il quale ha presentato i numeri della filiera suinicola nazionale, un settore che conta 200 aziende, 4mila allevamenti e 43 produzioni a denominazione d’origine, per un valore di 15 miliardi di euro su base annua. “Il valore dell’export è oltre i due miliardi l’anno. Nei mercati esteri è ancora possibile crescere”, ha dichiarato. Per quanto riguarda il 2023, è stato registrato +0,7% nella produzione, corrispondente ad un +6,7% a valore. Nel 2024, nonostante gli stanziamenti governativi da 25 milioni di euro per far fronte alle difficoltà generate dalla peste suina africana, la malattia manifestatasi con 1.980 casi rilevati di cinghiali infetti preoccupa il settore: “Fino a questo momento si sono avute perdite legate al mancato export per circa 500 milioni di euro in due anni e, se le cose non dovessero migliorare, il rischio sarebbe di subire ulteriori perdite per 60 milioni di euro al mese”, ha dichiarato. L’export di carni suine nel primo bimestre del 2024 ha registrato infatti un calo del 6,1% rispetto allo stesso periodo nel 2023.

Mariella Ronga, direzione Filiere e Analisi dei Mercati Ismea, ha presentato i risultati della ricerca inedita sulla distribuzione del valore all’interno della filiera suinicola nazionale, con il caso di studio sui prosciutti cotti e prosciutti Dop: “l’analisi ha evidenziato l’importanza delle relazioni di filiera e la ripartizione del valore dalla stalla al banco taglio“. Luigi Stimolo, Responsabile Area Mercato di BMTI (Borsa Merci Telematica italiana), ha invece parlato delle dinamiche interne alla filiera e degli scenari del mercato nazionale e internazionale, sottolineando come “alcune delle criticità che negli ultimi anni hanno coinvolto il settore suinicolo, tra cui l’aumento dei prezzi e le problematiche legate all’ aumento dei costi di produzione, si siano attenuate nella prima parte del 2024”. Marco Limonta, Consumer Packaged Goods Director di Circana, si è soffermato sulle scelte di acquisto dei consumatori, notando come “categorie con prezzi elevati sono state maggiormente penalizzate dal contesto inflattivo, mentre altre, con prezzi più bassi, sono state premiate“.

Mauro Lusetti, presidente associazione Distribuzione Moderna e Conad, ha poi espresso il punto di vista della Gd: “Le nostre eccellenze crescono forti se possono contare su un mercato interno che ne sostenga gli investimenti. Inoltre, penso che per continuare a crescere, le imprese industriali italiane dell’agroalimentare debbano pensare, con le istituzioni e le altre componenti della filiera, a mettere in atto piani di lungo termine che favoriscano la loro aggregazione in campioni nazionali di dimensioni adeguate a essere competitivi nei mercati internazionali”. In questo senso, un aiuto potrebbe arrivare dal sistema di credito: “Sosteniamo con convinzione e importanti quote di mercato il settore della produzione dei salumi, della macellazione suina e della trasformazione di altri prodotti a base di carne. Abbiamo attivato dei tavoli di ascolto con i produttori proprio per approfondire ulteriormente le necessità immediate del settore e cercare le migliori soluzioni e gli strumenti finanziari più adeguati per sostenere tutta la filiera”, ha dichiarato Marco Perocchi, responsabile banca d’impresa di Crédit Agricole Italia.

Per fronteggiare la complessità della situazione attuale, tra Psa, crisi geopolitiche e inflazione ancora alta, “la cosa peggiore che un’azienda che opera in un mondo come quello dei salumi può fare è continuare a leggere la realtà con gli stessi occhiali con cui la leggeva cinque, sette oppure otto anni fa”, ha aggiunto Francesco Pizzagalli, presidente Assica. “Occorre la capacità di guardare a questa nuova realtà in modo concreto, mettendo in atto con coraggio i cambiamenti necessari e sfruttando gli strumenti per raggiungerli”. A questo fine, ha insistito sulla necessità di creare un modello di impresa sostenibile e di puntare sull’innovazione tecnologica. “La possibilità di affrontare il futuro deve passare attraverso la capacità di costruire un sistema di filiera”. Ha auspicato poi un percorso di relazioni tra industrie e grande distribuzione, insieme a un dialogo più diretto con la politica e le istituzioni.

In foto: Angelo Frigerio, Davide Calderone, Luigi Stimolo, Mariella Ronga e Francesco Pizzagalli.

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