Diretta Cibus – Assobibe: con la sugar tax il mercato dei soft drink rischia un -12% nel 2023

2022-05-05T12:27:16+02:005 Maggio 2022 - 09:51|Categorie: Beverage|Tag: , , , |

Parma – Oltre ai rincari delle materie prime, lo spettro di nuove tasse, come la sugar e la plastic tax, rischia di mettere in ginocchio la filiera italiana delle bevande analcoliche. L’allarme è stato lanciato ieri da Assobibe, l’associazione di produttori di soft drink, nel corso dell’assemblea generale che si è svolta a Cibus (Fiere di Parma). “Dopo il lockdown e lo stop di bar e ristoranti, i consumatori sono tornati a crescere, ma siamo ancora al di sotto dei livelli prepandemia”, ha dichiarato Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe. Rispetto al 2019, infatti, gli acquisti sono diminuiti del 6%. Per il 2022 si prevede un calo dei consumi (-0,4%), ma se dopo l’estate si rendessero necessarie nuove restrizioni anti Covid, come lo stop dell’Horeca, la contrazione potrebbe raggiungere il 2,3%. La vera paura però è sul 2023. Secondo i dati Nomisma, con l’entrata in vigore a gennaio della sugar tax (0,10 cent/lt) il mercato rischia una contrazione del 12% rispetto al 2022 e del 17% rispetto al 2019. “Da anni le imprese, lavorando sull’innovazione, hanno già ridotto la quantità di zucchero nei soft drink”, sottolinea Pierini. “Una nuova tassa non servirà a migliorare la salute ma solo a deprimere i consumi”. Dal palco del Cibus anche Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, ha chiesto che sugar e plastic tax vengano definitivamente stralciate dall’agenda del Governo.

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