Dop e Igp, più ricerca scientifica a sostegno della qualità

2023-02-06T10:55:17+02:006 Febbraio 2023 - 10:55|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , , |

Roma – Il comparto agroalimentare italiano rappresenta l’eccellenza del nostro Paese. 155 miliardi di euro di fatturato nel 2021 e 52 miliardi di export (+11% sul 2020) per il settore. Di fatto, l’Italia vanta il maggior numero di cibi e vini certificati Dop e Igp, con un valore produttivo di 19 miliardi. La qualità e la distintività del comparto, risiede nell’elevato numero di prodotti riconosciuti (oltre 800), la struttura organizzativa, le competenze e la cultura degli operatori e le capacità di coordinamento dei Consorzi di tutela. Ecco spiegato come il Bel Paese è leader in Europa in questo settore.

Nell’ottica di mantenere il vantaggio competitivo, si devono però approfondire i temi legati a ricerca scientifica e sostenibilità. Mercoledì 22 febbraio, presso il Centro Congressi Auditorium della Tecnica di Roma, si terrà Next Dop. Organizzato da Qualivita, è il primo simposio scientifico volto a diffondere la ricerca nel settore. Il tema principale al centro del dibattito sarà come creare una nuova visione della qualità agroalimentare italiana.

“Occorre incentivare la collaborazione tra filiere Dop e Igp e la ricerca scientifica italiana per affrontare la transizione ecologica”, spiega Mauro Rosati, direttore di Fondazione Qualivita, associazione che ha come obiettivo la valorizzazione e la tutela delle produzioni agroalimentari europee di qualità. “Infine, dobbiamo chiudere due dossier europei: La Riforma del Sistema delle Indicazioni Geografiche e quello della Promozione”.

 

 

 

 

Torna in cima