Meda (Mb) – I dazi che la Cina ha imposto sulla carne suina Ue, in vigore dal 10 settembre e che vanno dal 15% al 62%, iniziano a far sentire effetti importanti, in primis sui prezzi dei suini europei. Non a caso la Vezg tedesca settimana scorsa ha ridotto del 5,1% la quotazione della carcassa, tornata a 1,85 euro/kg dopo sei mesi. A ruota, stanno crollando i prezzi di tutti i suini europei. Il 18 settembre il Belgio ha limato di altri 10 centesimi sia carcassa (1,69 euro/kg, BPG) che vivo (1,20 euro/kg, Danis). Stesso ribasso per la carcassa danese, che oggi vale 1,63 euro/kg. Ieri la MPF francese ha confermato un ulteriore -1,9 centesimi sulla carcassa, anche se in questo caso il crollo era partito il 21 luglio, quando il suino francese valeva quasi 30 centesimi al chilo in più. Molto probabilmente in questi giorni continueranno i ribassi anche dei suini olandesi (partiti settimana scorsa) e spagnoli (partiti invece il 10 luglio). Ma si tratta ancora di prezzi più o meno nella media.
È sui tagli, invece, che i dazi cinesi stanno iniziando a causare effetti importanti, in particolare sulle piazze belga e olandese. Se la scorsa settimana i cali erano stati compresi tra i 2 e i 9 centesimi, ieri e oggi i listini diffusi da AIB Press sono stati più impietosi. Ecco i ribassi: in Olanda, cosce -10 centesimi, carrè -9, coppe con osso -13 e disossate -20, spalle -7, tronchetti -4, pancette -4, ritagli -7, filetto lungo -5 e di testa -25. In Belgio: costine – 10 cent, garetti -9, spalle -8, lardi -7/-9, pancette -6, coppe -7, fegato -2.
Al momento invece, nonostante le preoccupazioni di Rudy Milani (leggi qui), il suino italiano sta tenendo: settimana scorsa è cresciuto di altri 2,5 centesimi (2,20 euro/kg, leggi qui). Sui tagli ci sono stati stop ai rincari delle ultime settimane (leggi qui), ma i cali hanno riguardato soltanto coppa (con un ribasso ampiamente previsto dopo la solita speculazione estiva: -17,3% da Ferragosto) e pancetta, che ha perso 9 centesimi dopo un estate su livelli abbastanza alti.