Elezioni 2022/ L’agroalimentare nei programmi. Le proposte di Azione-Italia Viva

2022-08-30T10:47:11+02:0030 Agosto 2022 - 10:47|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , |

Roma – Nel programma di Azione-Italia Viva, l’agricoltura, la pesca e l’intero sistema agroalimentare della trasformazione vengono definiti “settori strategici per lo sviluppo e la ripresa dell’economia del nostro Paese”.

In tema di agricoltura 4.0, per il terzo polo è “prioritario avviare due grandi piani di formazione continua, il primo incentrato sull’imprenditoria e il secondo sulle competenze tecniche e specialistiche per la manodopera agricola e del personale”. Si propone “che le imprese possano accedere a cicli di formazione dedicati, organizzati anche in collaborazione con gli Istituti Tecnici Superiori del territorio, e altresì promuovendo lo strumento del credito di imposta e della decontribuzione per l’accesso a percorsi specialistici”.

Per rispondere alla strutturale carenza di manodopera, inoltre, il programma prevede “una proroga di tutti i permessi di soggiorno dei lavoratori extracomunitari attualmente impiegati nel settore agricolo; la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari che attualmente hanno un lavoro; la reintroduzione del permesso di soggiorno temporaneo garantito da uno sponsor” e il ripristino del sistema dei voucher.

Quanto al Pnrr, il programma targato Calenda-Renzi propone il “potenziamento delle garanzie statali a copertura delle richieste di credito effettuate dagli imprenditori agricoli e della pesca per sostenere gli investimenti necessari per le nuove tecnologie e l’ammodernamento del parco macchine, un iper-ammortamento dedicato agli investimenti per l’efficientamento della rete idrica, il completamento dell’ultimo miglio in materia di infrastrutture digitali per garantire la connettività nelle aree rurali”. Per aumentare la produttività, “considerando l’aumento del costo dei fertilizzanti e degli altri costi di produzione che gli agricoltori devono affrontare in questo periodo, prevediamo un contributo per l’acquisto di fertilizzanti e dei mezzi tecnici di produzione sotto forma di credito d’imposta che potrà essere ceduto agli intermediari finanziari per aumentare la liquidità a disposizione delle aziende agricole”.

Sempre in tema di transizione energetica, Azione e Italia Viva propongono la “vendita delle eccedenze energetiche, sviluppo dell’agri-voltaico, del biogas e del biometano”. I proventi della vendita verranno considerati  come reddito agricolo (soggetto ad agevolazioni fiscali) invece che reddito di impresa, derogando la L. 266/2005. Il programma prevede anche di “potenziare e stabilizzare le risorse del fondo aiuti alimentari nato per sostenere i comparti agricoli in crisi e le attività del terzo settore impegnate sul fronte della povertà alimentare”.

Interessante il riferimento a un’etichetta sull’impatto ambientale dei prodotti: “Proponiamo una nuova etichetta che, seguendo il modello francese Eco-Score, indichi l’impatto ambientale dei prodotti in vendita facendo riferimento al ciclo di vita, il sistema di produzione (biologico, equo-solidale, etc), l’imballaggio, l’impatto legato ai trasporti, la riciclabilità degli imballaggi e il rispetto della biodiversità. In questo modo sarà possibile incentivare il consumo di prodotti sostenibili e penalizzare quello dei prodotti più inquinanti. Il modo migliore per incentivare l’acquisto di prodotti con punteggi più alti sarà garantito grazie alla riduzione dell’Iva sui prodotti coinvolti”.

Tra i problemi più rilevanti del comparto c’è la presenza di cinghiali, strettamente connessa al proliferare della Peste suina africana: “Serve l’approvazione immediata del decreto legge concordato con le Regioni a modifica della legge 157, che ha ormai trent’anni, per una gestione efficiente della fauna selvatica e serve rafforzare le risorse a copertura dei danni da fauna selvatica che minano la competitività delle imprese e persino la sicurezza pubblica. Serve altresì contrastare, con speciali ed urgenti strumenti normativi e risorse a disposizione del commissario straordinario, la diffusione della peste suina africana che è altresì agevolata dalla diffusione incontrollata dei cinghiali”.

Il ‘made in Italy’, formula ricorrente nei programmi di altri partiti, in particolare di quelli di centrodestra, ricorre qui solo una volta, nelle prime pagine del documento e in una formula piuttosto generica: “Le piccole e micro-imprese artigiane sono i luoghi dei talenti italiani, dove spesso si originano le esperienze del Made in Italy maggiormente di successo. Per sostenere queste realtà occorre accompagnare il passaggio generazionale, favorire il credito diretto e le garanzie, anche attraverso la mutualità privata.”

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