Emergenza rincari, Grechi (Assitol): “Il settore dei lieviti rischia lo stop”

2022-03-18T14:54:48+02:0018 Marzo 2022 - 14:41|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza|Tag: , , |

Roma – I rincari di energia e logistica, uniti alla mancanza di melasso – materia prima fondamentale per il comparto – e al complicato reperimento di alcune sostanze essenziali per la produzione, sono alla base della crisi delle aziende e del possibile fermo dell’attività. L’allarme arriva da Assitol, associazione aderente a Confindustria che rappresenta le imprese industriali operanti nel settore delle materie grasse e dei prodotti derivati.

In particolare, è proprio l’incremento delle bollette, acuito dal conflitto con l’Ucraina, a incidere sulle aziende che, per coltivare il lievito, hanno bisogno di alti quantitativi di energia. Inoltre, questo microrganismo vivente si moltiplica grazie alla presenza di fosforo e azoto, che sono divenuti merce rara. Il motivo, spiega una nota ufficiale rilasciata da Assitol, sarebbe lo stop delle pochissime aziende che li producono, anche in questo caso dovuto ai costi energetici e alla guerra.

Il quadro economico del settore è complesso in tutta Europa, non soltanto in Italia, perché alcune problematiche sono comuni, prima tra tutte la quantità sempre minore di melasso da zucchero disponibile. Il maltempo in Brasile, primo produttore mondiale di zucchero, ha determinato un calo nei quantitativi, e l’India (altro colosso del settore) ha destinato parte del raccolto all’industria del bioetanolo. Inoltre, nel nostro Paese sarebbe attualmente attivo un solo zuccherificio e i costi dei trasporti, necessari a reperire il melasso altrove, starebbero fortemente pesando sulle aziende.

Paolo Grechi, presidente del Gruppo Lievito di Assitol, commenta: “Il nostro timore è che, entro qualche settimana, saremo costretti a fermare le nostre imprese, mettendo a rischio non soltanto la panificazione artigianale e la pasticceria, ma tutta l’industria”. Il settore chiede quindi al Governo di intervenire urgentemente, coinvolgendo anche Bruxelles, per limitare i danni legati al caro-bollette. “Alleggerire i costi dell’energia è la prima necessità”, sottolinea Grechi. “Inoltre, è fondamentale che le istituzioni vigilino sulle speculazioni, che potrebbero far schizzare i costi ulteriormente”.

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