Mosca – Il governo russo sta studiando un eventuale passaggio a prezzi indicizzati per il latte sulla base di accordi di prezzo da stabilire con le regioni. A darne notizia è l’Agenzia Ice, secondo cui il vice premier Arkadij Dvorkovič, all’agenzia Interfax, avrebbe detto: “Stiamo studiando questa possibilità, c’è l’esperienza americana dove il ruolo chiave spetta ai singoli stati, che firmano accordi con i produttori, solo che da noi tali accordi non sono riconosciuti dalla legge. Bisognerebbe individuare uno schema in cui non siano i cittadini a pagare, mentre i produttori possano fare uso di questo meccanismo”. Anche il presidente dell’Associazione nazionale dei produttori del latte, Andrej Danilenko, sembra sposare questa ipotesi: “Abbiamo bisogno della stabilità dei prezzi”. Oltre al prezzo, l’altra difficoltà è la carenza di materia prima, che vanta una produzione interna del 60/70%.
