Fivi e Cevi: l’Europa lavori per semplificare le vendite a distanza di vino

Piacenza – La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha chiesto che venga istituito nel 2022 un tavolo di lavoro a livello europeo affinché si crei uno sportello unico One-Shop Stop (OSS) in tutti gli Stati membri per l’assolvimento delle accise, anche per i produttori di vino. Attualmente, infatti, questa pratica vantaggiosa per le vendite online è consentita solo per certe categorie di prodotto, penalizzando il commercio dei beni soggetti ad accisa per cui non è prevista, tra cui il vino.
I Vignaioli Indipendenti Italiani, su richiesta di Cevi – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants, hanno scritto una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco chiedendo di promuovere l’istanza di semplificazione nelle vendite a distanza del vino davanti al Commissario della DG Taxu Paolo Gentiloni, sottolineando le difficoltà attuali dei produttori.
“Una semplificazione doverosa e inderogabile – dichiara Lorenzo Cesconi, presidente di Fivi, in foto con l’ex presidente Matilde Poggi – in un momento in cui le relazioni e le vendite a distanza sono diventate la norma. Questi due anni di pandemia hanno modificato le nostre abitudini in tutti gli ambiti ed è necessario anche un adeguamento a livello normativo. È impensabile che, a causa delle differenze nelle procedure di vendita tra i diversi Stati membri, l’onere amministrativo e i costi a carico degli operatori siano elevatissimi e dissuadano i produttori a concludere le vendite. In questo modo vengono penalizzate soprattutto le realtà che si impegnano direttamente nel commercio dei propri prodotti. I Vignaioli Indipendenti si occupano infatti dell’intera filiera all’interno della propria azienda, partendo dalla coltivazione del vigneto, passando per la vinificazione, per arrivare alla vendita diretta della bottiglia”.

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