Fornitore, stai sereno!

2021-03-12T12:50:33+01:0012 Marzo 2021 - 14:30|Categorie: Aperture del venerdì, in evidenza, Retail|Tag: , |

Si moltiplicano le richieste della distribuzione nei confronti dell’industria. Vista sempre più come una vacca da mungere. Tra telefonate ‘cordiali’ e inviti che non si possono rifiutare, un contributo tira l’altro… 

Ultimamente è un rapporto parecchio tormentato, quello tra distribuzione e fornitori. Con continue richieste di contributi per iniziative fra le più strane e fantasiose. Eppure i punti vendita di Gd e Do – per non parlare dei discount – hanno messo a segno performance eccezionali nel 2020, complice il diffondersi del famigerato Covid-19. L’osservatorio di Mediobanca, appena pubblicato, rileva infatti una crescita del 5% lo scorso anno.

Ebbene, nonostante numeri di tutto rispetto, prevalgono forse le incognite della ‘nuova normalità’ e il timore di vedere margini sempre più risicati. Non si spiegherebbero altrimenti una serie di iniziative salite alla ribalta delle cronache proprio in questi giorni.

Cominciamo con Esselunga, i primi della classe come redditività a metro quadro. Eh sì, anche loro sono stati beccati con le mani nella marmellata, per di più in un ambito, quello dell’e-commerce, dove giocano un ruolo di primissimo piano, almeno nel Nord Italia. Con una mail del 26 febbraio, a cura dell’ufficio commerciale, la catena ha comunicato ai fornitori l’iniziativa ‘Contributo consegna gratuita per emergenza Covid’. Ecco il testo completo: “A seguito della nuova emergenza, causata dalla recrudescenza delle infezioni da Covid 19 nelle aree di Brescia e alcuni comuni della provincia di Bergamo, Esselunga ha deciso di rendere gratuita la consegna delle spese web nelle zone interessate dalle restrizioni per le prossime due settimane. La nostra intenzione è di sostenere il 50% di questo costo (circa 3,5 euro a consegna) e dividere il restante 50% (i rimanenti 3,5 euro) tra tutti i fornitori i cui prodotti sono all’interno della spesa del cliente, in proporzione al valore del singolo prodotto, mediante emissione di nostra nota debito. La comunicazione che daremo ai nostri clienti di quelle aree evidenzierà che il contributo consegna per la loro spesa è offerto dai fornitori dei prodotti da loro acquistati e da Esselunga”. Iniziativa encomiabile. E però il contributo non s’impone ma, eventualmente, si propone. Magari con una comunicazione che lo anticipa. Nel migliore dei casi ai fornitori toccherà sborsare poche decine di euro. Ma la catena ne ha proprio bisogno? Forse in quel di Pioltello hanno la memoria corta, e non ricordano che Caprotti senior ha sempre sostenuto: “I fornitori non vanno munti”.

Restiamo al Nord e spostiamoci a Trento. Dove a breve sorgerà ‘Cittadella Poli’, il nuovo spazio polifunzionale di via Brennero. Al piano terra, oltre al supermercato Poli ci sarà un’area ristorazione, al primo piano una palestra, degli uffici e un centro medico, al secondo piano una palestra per la ginnastica artistica e infine, al terzo piano, una piscina con area wellness. All’esterno sarà presente un parco privato di 3mila metri quadrati. “Le spese di realizzazione saranno a carico del Gruppo Poli”, si legge sui giornali locali. Ma è proprio vero? Si stanno moltiplicando infatti una serie di telefonate da parte della catena che invitano i fornitori a collaborare versando una percentuale variabile sul fatturato. Si tratta di inviti ‘cordiali’, nulla di coercitivo. Ma non sarebbe meglio chiedere soldi a cose fatte, quando le aziende avranno avuto i loro benefici, smettendo di spremere i fornitori in anticipo?

Sempre nella stessa zona, ma in Veneto, fa parlare di sé il gruppo Tosano, gagliarda azienda associata VéGé con 15 iper e un super. Il motivo è presto detto: lo sviluppo del canale e-commerce. Motivo nobilissimo e quanto mai strategico, specie in questi tempi difficili. Ma perché rivalersi sui fornitori, chiedendo, a quanto risulterebbe, un contributo nel contratto?

Le mosse di cui sopra non lasciano presagire granché. E oltretutto veniamo da un anno eccezionale. Quando le cose andranno un po’ meno bene, che genere di richieste arriveranno?

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