GfK: 69% degli italiani non comprerebbe carne straniera

2017-06-06T11:21:45+02:006 Giugno 2017 - 11:21|Categorie: Carni, Mercato|Tag: , , , |

Milano – E’ stata presentata il 31 maggio la ricerca GfK Eurisko ‘Human&animal health: prevenzione e benessere per l’animale e per l’uomo’. L’indagine, condotta su mille persone over 18, è stata commissionata da Msd animal health, azienda leader mondiale nella ricerca, sviluppo e distribuzione di una vasta gamma di prodotti e soluzioni dedicati alla prevenzione, trattamento e controllo della salute animale. Il focus è stato soprattutto sugli animali domestici, dove è emerso tra l’altro che “l’atteggiamento più sbagliato e foriero di conseguenze sanitarie per tutto il nucleo familiare”, spiega Marco Melosi, presidente Associazione nazionale veterinari italiani, “è quello di chi investe l’animale da compagnia di un ruolo strumentale al soddisfacimento di bisogni e aspettative ‘umane’. Anche un’eccessiva idealizzazione zoofila può perdere di vista l’animale stesso”. Rispetto agli animali da allevamento, il 48% degli italiani ritiene che “se l’animale sta bene, è più sano anche l’uomo che ne utilizza il prodotto”. Il 97% del campione intervistato dichiara inoltre che “quando si parla di animali da allevamento, la prevenzione è davvero importante”. Controlli regolari, alimentazione sana, ambiente curato: aspetti che per gli italiani sono imprescindibili. Inoltre, il 69% non acquisterebbe mai carni non italiane e l’80% lavorate fuori dai nostri confini. La grande paura rimane l’uso di antibiotici, temuta dal 36% del campione. Ma degli antibiotici non si può fare a meno, come sottolinea Roberto Villa, professore ordinario di Farmacologia e Tossicologia veterinaria presso l’Università degli Studi di Milano. “Si può però limitarne le prescrizioni a situazioni mirate e utilizzarli in maniera appropriata”.

 

 

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