Il Consorzio Valpolicella elegge il nuovo Cda e presenta il bilancio 2022

2023-05-24T12:08:38+02:0024 Maggio 2023 - 12:08|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Sant’Ambrogio di Valpolicella (Vr) – L’assemblea dei soci del Consorzio vini Valpolicella ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione che, per il prossimo triennio, sarà così composto: Daniele Accordini, Cantina Valpolicella Negrar; Sergio Andreoli, Collis Veneto Wine Group; Carlo Boscaini, Az. Agr. Boscaini Carlo; Mauro Bustaggi, Corte Figaretto; Diego Cottini, Cottini; Luca Degani, Cantine di Verona; Paolo Fiorini, Cantina di Soave; Lucio Furia, Soc. Agr. Le Ruine; Andrea Lonardi, Angelini Wines and Estates; Christian Marchesini, Monte Gradella; Umberto Pasqua Di Bisceglie, Pasqua Vigneti e Cantine; Cristian Ridolfi, Gruppo Italiano Vini; Marco Sartori, Roccolo Grassi; Marco Speri, Secondo Marco; Vittorio Zardini, Cantina Soc. Valpolicella Classico di San Pietro in Cariano. È fissata per martedì 30 maggio la prima convocazione dell’organo collegiale, con all’ordine del giorno la nomina del presidente.

Nel corso della seduta è stato anche approvato il bilancio 2022 del Consorzio, che ha registrato oltre 3,1 milioni di euro di attività svolte e un utile pari a 16.475 euro. Conta più di 2.400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori per una produzione che, nel 2022, ha superato le 67 milioni di bottiglie delle denominazioni Valpolicella, Amarone, Recioto e Valpolicella Ripasso; per un giro d’affari di 600 mln di euro annui, di cui più della metà riferito alle performance dell’Amarone. “Archiviamo un esercizio positivo all’insegna della ripresa totale delle attività promozionali su tutti i mercati obiettivo per la denominazione”, il commento del presidente uscente, Christian Marchesini. “Tra le priorità raggiunte dal mandato anche la chiusura del dossier Unesco per la candidatura della tecnica autoctona della messa a riposo delle uve. Il nuovo Cda, a cui auguro un buon lavoro, dovrà guardare al futuro della denominazione e in particolare alla rapida evoluzione della geografia dei consumi di vino che interessano anche la Valpolicella”.

 

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