Parma – Il Consorzio del Prosciutto di Parma parteciperà al Festival della Green Economy, in programma a Parma dal 5 al 7 aprile, per parlare di tradizione, ricerca e sfide per l’innovazione. Nel contesto della manifestazione – animata anche quest’anno dalle testimonianze di imprenditori, economisti, studiosi e professionisti da vari settori – il Consorzio sarà protagonista di un dibattito il 5 aprile alle 16.30, con al centro il valore della ricerca scientifica applicata ai prodotti della tradizione, insieme a tematiche come la sostenibilità in cucina e la lotta agli sprechi.
“Un prodotto come il nostro, che ha più di 2mila anni di storia alle spalle, è tra gli emblemi più rappresentativi della tradizione gastronomica del Paese”, commenta Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. “Il segreto di questa lunga storia, oltre alla passione e all’abilità delle persone che nel corso del tempo l’hanno resa possibile, risiede senza dubbio nella capacità del Prosciutto di Parma di essere un’eccellenza sempre attuale e coerente con il passare dei tempi, anche quando si parla di sostenibilità. La ricerca ha un ruolo determinante in questa direzione: i progetti più recenti portati avanti dal nostro Consorzio, solo per citare alcuni esempi, hanno avuto come obiettivi quello di fornire alle nostre aziende gli strumenti per accogliere le sfide della transizione ecologica o di individuare materiali alternativi e più sostenibili per il packaging del preaffettato”.
L’edizione 2024 del Festival della green economy sarà anche l’occasione per parlare di valorizzazione del Prosciutto di Parma a 360 gradi, in un’ottica di gastronomia sostenibile e contrasto agli sprechi alimentari, grazie alla partecipazione di Riccardo Forapani, ‘chef de cuisine’ del Ristorante Cavallino di Maranello.
