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Kellogg licenzia 1.400 lavoratori negli Usa

2021-12-09T12:05:33+02:009 Dicembre 2021 - 11:15|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza|Tag: , , |

Battle Creek (Usa) – Kellogg ha annunciato l’intenzione di licenziare 1.400 lavoratori negli stabilimenti Usa di Battle Creek (Michigan), Omaha (Nebraska), Lancaster (Pennsylvania) e Memphis (Tennessee). I dipendenti erano entrati in sciopero lo scorso 5 ottobre per richiedere una modifica delle condizioni contrattuali: lamentavano, infatti, turni di lavoro troppo lunghi ed estenuanti (fino a 16 ore al giorno, sette giorni su sette) e salari inadeguati. “Lavoriamo sette giorni a settimana, a volte da 100 a 130 giorni di fila. I macchinari funzionano per 28 giorni e poi si fermano per 3 di manutenzione. Vengono trattati addirittura meglio di noi operai”, aveva dichiarato Trevor Bidelman, presidente della sezione locale del sindacato Bctgm e dipendente Kellogg di quarta generazione, in un’intervista al Guardian. In risposta alle richieste, l’azienda aveva proposto un accordo che prevedeva un aumento di stipendio del 3% e la conservazione degli attuali benefici dell’assicurazione sanitaria. Tuttavia, ritenendo le misure insufficienti, i lavoratori avevano rifiutato l’offerta. Ma ora, l’azienda ha deciso di licenziarli. “Anche se certamente non è il risultato che avevamo sperato, dobbiamo prendere le misure necessarie per garantire la continuità del business”, spiega in una nota Chris Hood, presidente di Kellogg Nord America. “Abbiamo l’obbligo verso i nostri clienti e consumatori di continuare a fornire i cereali che conoscono e amano”. L’azienda, che già aveva fatto ricorso a lavoratori esterni per garantire la produzione, ha quindi annunciato l’intenzione di assumere nuovi dipendenti per sostituire permanentemente quelli in sciopero.

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