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La Doria, nel 2020 cresce il fatturato in Uk. Ma i costi doganali spaventano

2021-01-20T14:26:02+01:0020 Gennaio 2021 - 14:26|Categorie: Grocery|Tag: , , , |

Angri (Sa) – Con l’accordo sulla Brexit, il mercato italiano delle conserve è al riparo da dazi. Tra i beneficiari anche il gruppo La Doria, attivo nella produzione di conserve vegetali. “Adesso dobbiamo misurarci con lentezze alle dogane che avranno certamente impatto sui costi logistici”, spiega al Sole 24 Ore il presidente della società, Antonio Ferraioli. Il Regno Unito è un paese di destinazione strategico per l’azienda campana, con un’incidenza sul fatturato complessivo pari al 30% e che nei primi nove mesi del 2020 ha fatto registrare un’ulteriore crescita di 30 punti percentuali. Rilevato anche un ulteriore incremento di vendite nei mesi di novembre e dicembre, pari a +10%. La paura di nuovi dazi ha infatti spinto le catene di supermercati e i grossisti a fare scorta di prodotti a lunga conservazione, tra cui le conserve vegetali. Commenta Ferraioli: “La provvista c’è stata sia da parte della nostra società inglese che ha un magazzino automatizzato di grande capienza, sia da parte dei nostri clienti. In questi giorni la domanda è in lieve calo poiché si stanno smaltendo le scorte”.

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