La pandemia spinge i sostitutivi del pane. A consumarli maggiormente, il pubblico femminile

2021-02-08T15:30:00+02:008 Febbraio 2021 - 15:28|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , , |

Milano – Anche in smart working gli italiani non rinunciano alla pausa, con spuntini salati, bio o realizzati con farine integrali. Secondo i dati Nielsen, infatti, la vendita di snack salati nella Gdo ha segnato un +7,9% nel periodo gennaio-novembre 2020 (rispetto allo stesso periodo del 2019). Da una recente indagine di Osservatorio Food in collaborazione con Doxa-Bva, poi, risulta particolarmente ricercato il bakery salato: il 55% del campione intervistato sceglie i sostitutivi del pane per il fuori pasto. Molto apprezzate le proposte innovative soprattutto in chiave salutistica, anche se le versioni classiche di cracker, taralli e grissini hanno mantenuto bene le proprie posizioni. L’indagine, realizzata in crowdsourcing dal 2 all’8 dicembre 2020, ha evidenziato che in sette insegne della distribuzione moderna (Carrefour, Conad, Coop, Esselunga, Lidl, Pam, Panorama, Unes) si è ampliato lo spazio dedicato a cracker, taralli, grissini e simili: risulta lungo mediamente 12 metri (a fronte degli 8,79 dello scorso anno). Il 49% dei consumatori afferma di apprezzare il fatto che siano confezionati e facili da portare sempre con sé per un consumo fuori casa. La ricerca attesta inoltre che il grande pubblico dei sostitutivi del pane è femminile: il 26% del campione è costituito da donne che consumano snack ogni giorno e non come sostitutivo, ma come fuori pasto, contro il 21% degli uomini.

 

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