Milano – In scena questa mattina il workshop organizzato da Ibc (Associazione industrie beni di consumo) ‘Energie e sinergie per la filiera’, con l’obiettivo di fare il punto sull’impatto delle numerose criticità in essere. Presenti Maurizio Molinari, direttore di Repubblica; Alessandra Lanza, senior partner Prometeia; Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia; Alessandro D’Este, presidente Ibc e presidente e Ad Ferrero Commerciale Italia; Nicola Monti, amministratore delegato Edison; Marco Pedroni, presidente Adm e Coop Italia; Renzo Sartori, presidente Number1 logistics group. Le conclusioni sono state affidate a Vannia Gava, sottosegretario ministero Transizione ecologica. Nel corso dell’evento, Ibc ha lanciato un allarme sulla tenuta delle 33mila imprese che in Italia producono beni food e non food, alla luce dei rincari delle materie prime e dell’energia e delle criticità nella movimentazione merci su scala globale. “Se aggiungiamo la crescita delle ‘spese obbligate’ delle famiglie, che penalizza il potere di acquisto con conseguenze negative sulla domanda, potremmo andare verso una grave crisi economica e sociale”, ha sottolineato Alessandro D’Este. Di qui l’esigenza di interventi a breve e medio termine, a sostegno in particolare delle piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura del nostro Paese. Tra le proposte, si legge in una nota di Ibc, il ripensamento delle aliquote Iva sui prodotti di largo consumo, il calmieramento dei costi dell’energia e la stabilizzazione dei prezzi dei carburanti per l’autotrasporto. “E’ indispensabile”, conclude D’Este, “avviare al più presto un ampio confronto, analizzare le dinamiche in cui operiamo e individuare le soluzioni migliori per affrontare una gravissima emergenza”.
In foto, da sinistra: Alessandra Lanza, Maurizio Molinari, Davide Tabarelli e Roberto Bucaneve (direttore Ibc)
