Lidl connection (3). Il coinvolgimento del Gruppo Sigilog di Cinisello Balsamo

2023-01-17T13:08:44+02:0016 Maggio 2017 - 09:11|Categorie: Retail|Tag: |

Milano – La lettura degli atti giudiziari che hanno portato all’arresto di 14 persone, nell’ambito dell’inchiesta sui legami fra il clan catanese Laudani e alcuni dirigenti pubblici e privati, fa emergere un quadro a tinte fosche. Gli arresti sono avvenuti a opera della squadra mobile di Milano e del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Varese. Così scrivono gli investigatori della Guardia di Finanza: “L’indagine, avviata a giugno 2015, ha consentito di accertare che la citata famiglia mafiosa dei Laudani è riuscita, attraverso una serie di società e cooperative riconducibili al cosiddetto gruppo Sigilog di Cinisello Balsamo e facenti capo a diversi imprenditori – tra i quali Luigi Alecci, Giacomo Politi, Emanuele Micelotta ed i fratelli Alessandro e Nicola Fazio, tutti collegati a Orazio Salvatore Di Mauro, organico dei Laudani – ad infiltrarsi nel tessuto economico lombardo. Alecci è la figura di riferimento del sodalizio, in grado di gestire e mediare i rapporti tra gli imprenditori con i quali è in affari, mentre i fratelli Fazio, su sollecitazione del predetto, di Politi e di Micelotta, concorrono ad inviare, per il tramite dell’affiliato Enrico Borzì, somme di denaro contante in Sicilia destinate al sostentamento economico delle famiglie dei detenuti appartenenti alla famiglia mafiosa”.

Torna in cima