Macchine utensili: indice ordinativi a +70% nel 2021. Ma resta il nodo forniture e rincari

2022-01-28T09:42:55+01:0028 Gennaio 2022 - 09:35|Categorie: in evidenza, Tecnologie|Tag: , , |

Milano – Cresce del 49,4% nell’ultimo quadrimestre del 2021, rispetto a ottobre-dicembre 2020, l’indice degli ordini di macchine utensili elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per produrre. In valore assoluto, l’indice si è attestato al valore record di 129,1 (base 100 nel 2015). Un risultato determinato sia dal positivo andamento degli ordinativi raccolti sul mercato estero (+29%, valore assoluto dell’indice a 101,5) sia dagli ottimi riscontri del mercato interno (+96,9%, indice a 243,9). Su base annua, l’indice degli ordini segna un incremento del 70,1%, per un valore assoluto di 130,4, così composto: ordini a +43,6% all’estero, per un valore assoluto di 112,7; e ordini sul mercato interno a +166,6%, per un valore assoluto pari a 182,7. “Questa inaspettata crescita di ordinativi, tutti concentrati in un lasso di tempo assai ridotto”, commenta Barbara Colombo, presidente Ucimu, “abbinata alla grande difficoltà di reperimento di materie prime e componenti elettriche e elettroniche […] sta però mettendo a dura prova le nostre aziende”. Situazione che, spiega la presidente, potrebbe determinare “difficoltà nell’assicurare la consegna delle macchine ordinate nel 2021, entro il termine fissato al 30 giugno 2022, scadenza entro la quale il cliente può godere dei benefici fiscali, come previsto dal provvedimento governativo 2021.” “Per questo”, aggiunge, “chiediamo alle autorità di governo un intervento immediato per allungare, di sei mesi, i termini di consegna dei macchinari ordinati entro la fine dell’anno 2021, spostando la scadenza dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022”. Tra gli altri impedimenti alla crescita del comparto, l’incremento dei prezzi di materie prime, componenti e energia “che non possiamo certo ribaltare sui nostri clienti”; e l’impossibilità di presidiare al meglio i mercati esteri a causa di “quarantene, vaccini non riconosciuti da European Medicines Agency, tamponi, regole ballerine e non condivise tra paesi”.

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