Rimini – Stefano Pezzini, componente del Cda del Grana Padano, è intervenuto ieri al convegno ‘Il grano e il pane: l’agricoltura è in grado di produrre per tutti?’ durante il Meeting di Rimini. “Oggi la produzione di Grana Padano è pari a oltre 5,2 milioni di forme, con 129 caseifici produttori e circa 40mila addetti. La componente energetica è diventata la più importante nella fase produttiva e ha sviluppato costi ormai insostenibili”, ha sottolineato Pezzini. “Siamo passati da un’incidenza di 45 cent al Kg a 2,30 euro. Se non abbiamo risposte in tempi brevi, tutta la filiera potrebbe avere effetti negativi”. Pezzini ha poi sottolineato la necessità di dare risposte all’ambiente, tema su cui il Consorzio Grana Padano è al lavoro da anni: “Abbiamo a cuore il tema dell’ambiente e i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile cercando di produrre con meno sprechi e andare verso la neutralità climatica. È ovvio che il territorio di produzione è vasto e la consistenza degli allevamenti in alcune aree è importante. Qualcuno dice che la zootecnia nella pianura padana è insostenibile, ma io credo possa diventare una risorsa. La risposta va cercata nell’agricoltura smart e nella tecnologia”. Tornando al fronte dei costi energetici, Pezzini sottolinea: “La filiera Grana Padano è energivora ma produce anche energia: se potessimo dare chiarezza sugli autoconsumi e cercare di riutilizzare l’energia rinnovabile che le aziende stesse producono, si raggiungerebbe la neutralità climatica in tempi più brevi”.