Multa a Unilever da 60 milioni di euro: la parola alla Corte di Giustizia Ue

2023-06-27T14:36:46+01:0021 Dicembre 2020 - 09:15|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Roma – Tre anni fa l’Antitrust italiana ha inflitto a Unilever una maxi sanzione di 60,6 milioni di euro. Il motivo era l’abuso di posizione dominante tramite il marchio Algida, controllato dalla multinazionale (leggi qui). Ora la parola passa ai giudici europei. Il Consiglio di Stato ha infatti ritenuto fondate una serie di questioni di compatibilità col diritto comunitario sollevate dai legali di Unilever, rimettendo gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Secondo la multinazionale, il provvedimento preso dall’Antitrust sarebbe “caratterizzato da un’istruttoria gravemente carente e da diversi errori di diritto, con particolare riferimento all’assenza di una adeguata analisi economica o di mercato del provvedimento sanzionatorio”. Non solo. I difensori sostengono che le condotte del gruppo avrebbero addirittura prodotto effetti di promozione della concorrenza. Da qui la richiesta ai giudici del Consiglio di Stato di applicare a Unilever i principi sanciti in sede europea per una vicenda analoga, che vedeva contrapposti Intel e la Commissione europea, e che aveva portato all’annullamento della multa miliardaria inflitta per il presunto abuso di posizione dominate realizzato tramite sconti fidelizzanti, perché non era stato verificato se avesse o meno prodotto conseguenze concrete. I giudici del Consiglio di Stato hanno rimesso la questione alla Corte di Giustizia Ue. Che dovrà valutare se i principi della sentenza Intel siano applicabili anche a Unilever. A maggio del 2018 il Tar del Lazio aveva confermato la multa a Unilever, ritenendo adeguatamente motivato il provvedimento dell’Antitrust.

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