Torino – Olio che extravergine non è, ma venduto come tale. Su questo indaga il pm Raffaele Guariniello, che ha iscritto i nomi dei responsabili legali di sette aziende nel registro degli indagati. Come riporta l’Ansa, l’accusa mossa è di frode in commercio. Tra i marchi coinvolti: Carapelli, Santa Sabina, Bertolli, Coricelli, Sasso, Primadonna, per il confenzionato della Lidl, e Antica Badia, per Eurospin. A prelevare alcuni campioni di prodotti in vendita, in seguito analizzati dai laboratori dell’Agenzia delle dogane, i carabinieri del Nas. Gli accertamenti sarebbero avvenuti a seguito della segnalazione della rivista specializzata “Il test”, che in un’inchiesta dedicata al prodotto, aveva svelato diverse anomalie. “Non è un problema di salute, ma di correttezza nei confronti dei consumatori. Oltre che di prezzo”, spiega Riccardo Quintilli, direttore del magazine.
Olio che extravergine non è: sette aziende indagate per frode in commercio
RepartoGrafico2015-11-11T17:13:18+02:0011 Novembre 2015 - 17:13|Categorie: Oli&Aceti|Tag: Agenzia delle dogane, Antica Badia, bertolli, Carabinieri, carapelli, Coricelli, eurospin, frode in commercio, Il test, lidl, nas, Olio extravergine, Primadonna, raffaele guariniello, Riccardo Quintilli, Santa Sabina, sasso|
Post correlati
-
Diretta Cibus – Nasce l’Istituto valorizzazione aceti e condimenti italiani (Ivaci)
3 Maggio 2022 - 15:00 -
Aceto balsamico di Modena Igp: interrogazione parlamentare al Mipaaf in difesa dell’Igp
13 Aprile 2022 - 10:24 -
Benvolio presenta la nuova linea di Condimenti a base di olio evo bio aromatizzato
11 Gennaio 2022 - 18:00