Roma – E’ stato siglato un accordo al Mef (ministero dell’Economia) con le associazioni degli esercenti e dei gestori di circuiti di pagamento e delle carte di credito con a tema le commissioni sulle transazioni inferiori a 30 euro. L’accordo è il risultato di un lungo percorso iniziato a marzo, quando era stato istituito un apposito tavolo tra Abi, Apsp (prestatori di servizi di pagamento), Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe per la definizione del ‘Protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici’. Il sistema prevede una riduzione degli oneri a carico degli esercenti, con ricavi entro i 400 mila euro l’anno. L’Abi (Associazione bancaria italiana) sarebbe infatti pronta a diramare la circolare in materia alle banche associate. L’obiettivo è ridurre le commissioni sulle transazioni, con particolare attenzione a negozianti, ristoratori, albergatori e Pmi. Il tutto è previsto da un Protocollo di intesa che non è cogente, spiega il Sole 24 Ore, ma contiene un forte auspicio (dando attuazione a quanto previsto dall’ultima legge di bilancio) per ridurre in modo significativo le commissioni per le transazioni entro i 30 euro e azzerarle per quelle entro i 10 euro. L’obbligo non ci può essere, perché altrimenti il protocollo potrebbe essere letto come un’intesa anticoncorrenziale; in questa modalità, invece, l’accordo ha già ottenuto il parere favorevole dell’Antitrust. per raggiungere un risultato che, in realtà, non era mai stato ottenuto in passato.
