Strasburgo (Francia) – A distanza di un anno quasi esatto da quando fu presentata la primissima proposta di Regolamento imballaggi e rifiuti di imballaggio (Ppwr) dall’allora vicepresidente con delega al Green Deal della Commissione Ue Frans Timmermans, oggi il Parlamento Ue è chiamato a esprimersi in seduta plenaria in merito. Il testo approvato oggi – essendo un Regolamento e non una direttiva – entrerà subito in vigore. Anche se non sarà ancora la forma definitiva. Il passaggio successivo sarà infatti la valutazione del Consiglio Ue e poi sarà la volta del Trilogo (Consiglio, Commissione e Parlamento).
Ma ad oggi i dubbi e le contestazioni al testo sono ancora tante. Per la precisione sono 525 le richieste di modifica al testo del nuovo Ppwr che saranno esposte oggi in aula (leggi qui). Governo, associazioni e aziende italiane – soprattutto della filiera del f&b e del packaging – fin da subito hanno chiesto a gran voce modifiche al testo, soprattutto in merito ai target di riutilizzo fissati e circa il divieto del packaging monouso.
“Sono venuto qui per incontrare come doveroso tutte le delegazioni italiane al parlamento europeo per chiedere loro di fare squadra con le nostre istituzioni e le nostre imprese, a sostegno del sistema industriale e sociale italiano, a cominciare dal cruciale dossier sugli imballaggi”, ha sottolineato Adolfo Urso, ministro per le imprese e il made in Italy, ieri a Strasburgo. “Il regolamento avrebbe un impatto molto pesante sul nostro sistema produttivo, ove non fosse modificato sostanzialmente”.