Riso, rincari fino al 60%. Francese (Airi): “Necessario un intervento sui listini”

2022-03-18T09:37:30+02:0018 Marzo 2022 - 09:37|Categorie: Grocery, in evidenza|Tag: , , , |

Pavia – Anche il comparto risicolo italiano, responsabile del 40% di tutta la produzione europea, si trova stretto fra la morsa di costi e rincari. Il settore – che vanta un fatturato annuo di 1,5 miliardi di euro – ha visto crescere la propria bolletta dell’energia del 400%. E lo scoppio del conflitto russo-ucraino non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Come spiega al Sole 24 Ore Mario Francese, presidente dell’Associazione delle industrie risiere italiane (Airi), è anche il prezzo della materia agricola a essere aumentato, comportando di conseguenza un incremento dei costi di produzione. “In un anno, il costo del riso originario, quello che si usa per fare il sushi, è passato da 350 a 770 euro a tonnellata, il Ribe è passato da 330 a 570 e l’Arborio e il Carnaroli, rispettivamente, sono aumentati del 25 e del 60%”, spiega Francese. Necessario in questo particolare contesto storico, continua Francese, è l’adeguamento dei prezzi a scaffale da parte della Gdo. “La materia prima nazionale è sempre quella. La domanda delle industrie supera l’offerta dei coltivatori e noi ci siamo dovuti adeguare agli aumenti che man mano ci venivano richiesti”, conclude il presidente di Airi. “Già nell’autunno come industria avevamo chiesto un intervento sui listini, ma la Gdo ha accolto la nostra richiesta con freddezza e solo minimamente. Ora, alla luce degli aumenti dovuti al conflitto, noi produttori da soli non siamo più in grado di sostenere gli aumenti”.

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