Salame Felino Igp: ottimi risultati nel 2021

2022-03-10T12:26:40+02:0010 Marzo 2022 - 12:26|Categorie: Salumi|Tag: |

Felino (Pr) – Numeri in crescita, a volume come a valore, nel 2021 per il comparto del Salame Felino Igp, che raggruppa 14 aziende e dà impiego a circa 500 addetti, tra lavoratori diretti e dell’indotto. Secondo i dati forniti da Ecepa – Ente certificazione prodotti agro-alimentari, crescono del 7,9% su base annua i kg di carne fresca suina destinati alla filiera, mentre aumenta del 4,7% il prodotto etichettato, che si attesta sui 3,66 milioni di kg. A valore, la produzione di Salame Felino Igp sfiora i 30 milioni di euro. Il fatturato al consumo è stato di 80 milioni di euro, pari a un +6,7% rispetto al 2020. La Gdo si conferma il principale canale di commercializzazione. Buone le performance fatte registrare dal libero servizio, con il Salame Felino acquistato intero o in tranci. Significativa la crescita del preaffettato: al 31 dicembre 2021, i kg di Salame Felino Igp destinati all’affettamento sono stati oltre 596mila. L’incremento a volume rispetto al 2020 è pari al 4,5%. Si tratta di una tendenza di lungo periodo: il fenomeno ha semplicemente subito un’accelerazione negli ultimi due anni, come conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Già nel 2020, rispetto al 2019, le vendite a volume di Salame Felino Igp preaffettato erano infatti cresciute dell’8,4%. Come spiega Umberto Boschi, Presidente del Consorzio: “Quello del preaffettato è un risultato importante, direi quasi sorprendente nella misura. Dobbiamo infatti considerare che il 2021 ha visto la ripartenza del canale Horeca che per il nostro comparto è importante: questo avrebbe potuto penalizzare le vendite in Gdo, a libero servizio. Così non è stato. Sono convinto che la serie positiva del Salame Felino Igp preaffettato sia destinata a proseguire anche nel prossimo futuro”. Per quanto riguarda i mercati esteri, sono 177mila i kg di prodotto etichettato destinati all’export, che rappresenta quindi circa il 5% del giro di affari. Un risultato influenzato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha complicato gli scambi commerciali tra Paesi. L’area Ue rimane il principale mercato di destinazione, con un’incidenza superiore all’80% delle esportazioni di prodotto. La criticità maggiore per i prossimi mesi è costituita dalla crescita dei costi. Commenta il Presidente Boschi: “Questa dinamica è legata a vari fattori. Uno è rappresentato dal mercato dei suini e delle carni nazionali: temiamo rincari significativi, sia perché cresce la domanda sia come riflesso di altri costi, come ad esempio le alte quotazioni dei mangimi. Altri fattori interessano tutto il mondo agroalimentare italiano: aumentano, e in doppia cifra, i costi di filiera, da quelli legati al consumo di energia al packaging, per arrivare ai trasporti. Tutti questi aumenti incidono sulla marginalità delle aziende che producono Salame Felino Igp”.

Torna in cima