Torino - Una soluzione duplice si profila all’orizzonte per il futuro di Pernigotti. La situazione occupazionale e produttiva del sito di Novi Ligure sarà oggi al centro del tavolo convocato al Mise per le ore 12.00, in cui sarà presentato il nuovo piano, che a quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi vede
Novi Ligure (Al) - Da lunedì prossimo ripartirà il lavoro allo stabilimento Pernigotti. La produzione di cioccolato, torrone e gelati riprenderà gradualmente grazie al rientro in azienda di circa 70 dipendenti. A renderlo noto sono i sindacati, dopo aver incontrato la proprietà. Secondo quanto scrive Repubblica, l’azienda starebbe lavorando a un accordo con la società
Roma - "Di doman non c’è certezza": sindacati e lavoratori si aspettavano notizie certe per Pernigotti e invece ieri, al tavolo del Mise, sono state riferite, ancora una volta, solo ipotesi. Alla presenza dal vice capo Gabinetto Giorgio Sorial, dei rappresentanti dell’azienda, della Regione Piemonte, del sindaco di Novi Ligure e dei sindacati, l’advisor Sernet
Pedrengo (Bg) - Dopo la frenata delle trattative per la cessione della divisione gelati di Pernigotti a Giordano Emendatori, si fa avanti un nuovo pretendente. Secondo un articolo pubblicato su bergamopost.it, l'azienda Italcanditi di Pedrengo (Bergamo) - specializzata nella realizzazione di prodotti dolciari a base di frutta e dallo scorso gennaio partecipata al 70% dal
Fossano (Cuneo) – Colussi vuole Pernigotti. Dopo il recente annuncio dell'acquisto della maggioranza dell'azienda cioccolatiera La Suissa (leggi qui), Angelo Colussi, presidente esecutivo della multinazionale dolciaria, si è detto disponibile "ad approfondire le soluzioni: il nostro potrebbe essere un progetto industriale e italiano per il brand del cioccolato", ha spiegato in un'intervista al Corriere Economia.
Novi Ligure (Al) – Cattive notizie per Pernigotti. "Il confronto con Giordano Emendatori, imprenditore che voleva acquistare i gelati, ci risulta definitivamente interrotto", spiega a lastampa.it Marco Malpassi, sindacalista Flai Cgil. "Di conseguenza, la Pernigotti non avrebbe più i soldi per comprare le materie prime e affidare la produzione per cioccolato e torrone in vista
Novi Ligure (Al) - Continuano le tensioni alla Pernigotti, al centro di una lunga e tormentata crisi. Il sindacato Uila Uil, come riporta La Stampa, annuncia una nuova possibile occupazione: il segretario provinciale Tiziano Crocco fa sapere che mercoledì si sono svolte una serie di assemblee tra i lavoratori, con la possibilità che da lunedì
Roma - E' saltato l'incontro fissato per oggi al Mise con la proprietà Pernigotti. Che, secondo i sindacati, avrebbe chiesto un rinvio a breve della riunione, in cui si doveva aggiornare la situazione sulla reindustrializzazione dello stabilimento a Novi Ligure. “Ci sarebbero possibili novità imminenti che necessiterebbero di qualche giorno in più prima di essere
Novie Ligure (Al) - Cattivi sviluppi per il caso Pernigotti, che tra lunedì e martedì ha visto ‘sfumare’ le trattative in corso con due aziende interessate da un lato alla reindustrializzazione, dall’altro all’acquisto del ramo gelati. Nel primo caso si tratta di Laica, che l’8 aprile ha annunciato che intende rinviare al prossimo anno la
Novi Ligure (Al) - E' battaglia aperta fra i Toksoz, famiglia proprietaria di Pernigotti, e l'amministrazione comunale di Novi Ligure, cittadina in cui risiede il sito produttivo dell'azienda (foto). L'oggetto del contendere è una variante parziale al piano regolatore, che il Comune si appresta ad approvare per lo stabilimento dolciario. Lo scorso novembre, infatti, per
Washington (Usa) - In missione da Washington, il vicepremier Luigi Di Maio conferma: "Nel Decreto crescita entrerà la cosiddetta norma Pernigotti per la salvaguardia dei marchi storici del made in Italy. Un provvedimento importante che impedirà alle aziende italiane di finire in mano straniera quando vanno in crisi". La legge, spiega il ministro, prevede l'utilizzo
Roma - L'affaire Pernigotti è ancora in divenire. E si riaggiorna al 29 maggio. Non sono molte, infatti, le novità derivate dall'incontro di ieri a Roma. L'advisor Sernet ha illustrato le manifestazioni d'interesse, tutte provenienti da soggetti italiani, ricevute per la reindustrializzazione del sito: attualmente 13, di cui 5 molto interessanti e con un piano
