Inghilterra - Aldi e Lidl hanno entrambi grandi piani di espansione nel Regno Unito. Aldi, infatti, pianifica l'accelerazione delle aperture da 50 a 65 negozi all'anno a partire dal 2015. Se raggiungerà questo traguardo di crescita, toccherà quota 1.000 negozi entro il 2021. Lidl, invece, intende aumentare il suo portafoglio dai 600 punti vendita del
Londra (Uk) - Siglata partnership tra Sainsbury’s e la danese Netto, parte del Dansk Supermarked Group, per l’apertura di 15 store nel Nord del Regno Unito entro la fine dell’anno. Con questa mossa il colosso della grande distribuzione inglese fa breccia nel canale discount, una scelta dettata sia dalla guerra sui prezzi che da tempo
Londra – Sainsbury’s chiude il quarto trimestre con una flessione delle vendite dell’1,5% (benzina inclusa). Il calo è ancora più forte a rete costante: -3,8%. Complessivamente l’anno fiscale si chiude con un progresso delle vendite del 2,7%, dovuto principalmente alle nuove aperture, perché a rete costante il risultato è invariato rispetto all’anno precedente. La market
London (Uk) - Cambio la vertice di Sainsbury’s. Justin King, storico Ceo della catena inglese da 10 anni, ha deciso di lasciare l’incarico, a partire dal prossimo 9 luglio: “Non è stata una decisione facile per me”, ha affermato King. “In realtà non sentirò mai il momento giusto per lasciare una società come Sainsbury’s”. Al
Londra (Regno Unito) – Secondo quanto riportato dal Telegraph, i quattro maggiori retailer britannici (Tesco, Asda, Sainsbury’s e Morrisons) stanno perdendo quote di mercato. I dati forniti dalla società inglese Kantar, mostrerebbero la crescita dei discount come Lidl e Aldi, o insegne e-commerce, come Waitrose. L’analisi si riferisce alle ultimi quattro mesi, fino a novembre,
Londra (Regno Unito) - Aldi, Lidl e Waitrose sono le tre insegne che, nel Regno Unito, nelle 12 settimane dell'anno, terminanti il 7 luglio, hanno registrato gli incrementi più consistenti nelle vendite. Pari, rispettivamente, al 29,8 e al 10,9% (analoga la performance per Lidl e Waitrose). E' quanto emerge dall'indagine periodica di Kantar Worldpanel. E'
Londra (U.k.) – Tesco è stato messo in guardia: se il paragone tra i prodotti a marchio proprio dovesse risultare inaccurato, Sainsbury’s si rivolgerà alla Advertising standards authority. Justin King, amministratore delegato di Sainsbury’s, ha infatti affermato: “Come si possono mettere a confronto due prodotti a marchio proprio? Potete stare pur certi che se non
Cheshunt (U.k.) – Nuova strategia ideata da Tesco per “rubare” i clienti ai suoi competitor Asda, Sainsbury’s e Morrison. L’iniziativa, che ha preso il via oggi nel Regno Unito, prevede che se la spesa effettuata da un consumatore presso un supermercato Tesco si rivela più conveniente presso il supermercato di un’altra insegna, allora il consumatore
Londra (U.k.) – Le vendite di Sainsbury’s sono aumentate del 4,6% nelle ultime 12 settimane. La catena inglese di supermercati è uscita indenne dallo scandalo della carne di cavallo, portando la propria quota di mercato al 17%. Sainsbury’s è stata l’unica catena di supermercati a registrare cifre simili, e lo deve soprattutto al fatto che
Londra (U.K.) – Negli ultimi tre mesi Sainsbury’s ha registrato vendite alimentari maggiori rispetto ai suoi principali competitor, primo fra tutti Tesco. Secondo quanto rivelano i dati Nielsen, le vendite di Sainsbury’s hanno segnato il 4,1% in più di quelle di Tesco. Le vendite di Asda sono cresciute dell’1,9%, mentre quelle di Morrison sono diminuite
Westminster (Londra) – Alcune catene distributive del Regno Unito, tra cui Sainsbury’s, Waitrose e Morrisons, a partire dal mese di dicembre, venderanno prodotti ortofrutticoli sani ma malformati o di calibro inferiore a quello solitamente considerato minimo. Questa decisione potrebbe essere una valida soluzione alle difficoltà produttive riscontrate dagli agricoltori britannici negli ultimi mesi. La ‘National
Londra (Regno Unito) -Nel Regno Unito otto insegne distributive– Aldi, Coop, Lidl, Marks & Spencer, Morrisons, Sainsbury's, Tesco e Waitrose – hanno siglato un accordo per regolamentare le vendite “a prezzi speciali” e “in promozione”. Una scelta che nasce dalla volontà di rendere ancora più trasparente la propria strategia commerciale agli occhi dei consumatori.
