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Usa: via libera ai salumi di Toscana e Umbria

2024-06-13T14:52:12+02:0012 Giugno 2024 - 17:38|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Milano – Dopo circa otto anni dalla prima missione in Italia delle Autorità statunitensi di Aphis (Animal and Plant Health Inspection Service) per esaminare i sistemi di controllo adottati nei confronti della Malattia vescicolare del suino dalle Regioni Umbria e Toscana si è finalmente giunti oggi alla pubblicazione sul Federal Register della Notice che ufficializza l’allargamento dei confini dell’area riconosciuta da Aphis indenne da Mvs. Lo si apprende da una nota di Assica.

Già nel 2019 la Malattia vescicolare è stata completamente eradicata in Italia, ma la normativa americana prevede che il riconoscimento dell’indennità dei Paesi terzi si basi su una valutazione del rischio effettuata direttamente da Aphis. Si amplia così l’area della cosiddetta ‘Macroregione del Nord’: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Toscana, Umbria e le due province autonome di Trento e Bolzano sono ufficialmente indenni da Mvs anche per le autorità statunitensi.

“La notizia suscita vera soddisfazione e rappresenta una nota positiva in un momento particolarmente cupo per il nostro settore. L’estensione a Toscana e Umbria dello status di indennità da Malattia vescicolare risulta, infatti, estremamente strategica per tutto il settore perché non solo apre il mercato americano a prodotti della salumeria italiana a breve stagionatura lavorati in questi territori, quali ad esempio la Finocchiona Igp o il Prosciutto di Norcia Igp, ma anche perché consente agli impianti situati in altre zone già riconosciute indenni e aventi rapporti commerciali con aziende localizzate in Toscana e Umbria di superare alcune difficoltà previste per la certificazione ai fini dell’export Usa”, ha dichiarato il direttore di Assica, Davide Calderone.

Assica ha sempre lavorato attivamente al fianco delle Autorità sanitarie italiane e della Commissione europea, per consentire alle aziende italiane di esportare negli Usa tutta la gamma dei prodotti della salumeria. Come si legge sempre nella nota dell’associazione, “il percorso per giungere a questo risultato è stato lungo e tortuoso“.  La prima richiesta di riconoscimento di indennità è stata infatti presentata alle Autorità statunitensi nel luglio 1997 da Consiglio europeo, Commissione e Governo italiano. E oggi si apre un nuovo capitolo per l’export di tante eccellenze della salumeria toscana e umbra.

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