Roma – Nell’ambito della procedura di liquidazione dei conti, la Commissione europea ha chiesto all’Italia la restituzione di 98,9 milioni di euro con la motivazione di aver usato questo denaro – erogato dalla Pac – per impianti di viti senza diritti. Dalla relazione del governo è emerso che la sanzione inflitta all’Italia è stata causata da irregolarità che ammontavano inizialmente ad oltre 200 milioni di euro. Successivamente ridotte a seguito di rettifiche e approfondimenti. “Si tratta ancora di una cifra troppo elevata dal momento che il territorio italiano è dotato di controlli per la regolarizzazioni degli impianti che dovrebbero garantire un’adeguata corrispondenza con i diritti assegnati”, ha sottolineato il deputato Pd Massimo Fiorio, in un confronto con il sottosegretario alle Politiche agricole Franco Braga. “E’ necessario chiarire la questione. Molte regioni hanno ben operato in questi anni e non è più tollerabile, soprattutto nell’attuale situazione economica, che chi abbia lavorato per la regolarizzazione delle proprie zone debba pagare per chi ha sbagliato o, magari, per chi ha truffato”. (ML)
Sanzioni Ue: il comparto vitivinicolo deve rendere 98,9 milioni di euro
RepartoGrafico2023-06-13T10:35:54+02:0029 Giugno 2012 - 10:52|Categorie: Vini|Tag: franco braga, massimo fiorio, pac, vino|
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