Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: dopo il boom, la crema torna nella normalità

2019-11-29T16:58:01+01:0029 Novembre 2019 - 16:57|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, mostra un notevole ribasso del prezzo della crema dopo il boom delle scorse settimane. Praticamente stabile il prezzo del burro, mentre continua a salire il valore del latte in polvere. Sul fronte formaggi in Europa il prezzo resta sostanzialmente stabile, ma nelle borse merci italiane si registra il calo del formaggi duri stagionati da grattugia. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli: Che settimana! Contrariamente alle aspettative, la crema ha cominciato a diminuire già in questi giorni e non come molti operatori si aspettavano la settimana prossima, addirittura arrivando a perdere quello di cui era cresciuta nelle tre settimane precedenti. Si è partiti mercoledì con contratti sullo spot a 1,98 euro/Kg per arrivare a chiudere tra giovedì e venerdì con contratti a 1,80 euro/Kg; settimana scorsa la quotazione aveva raggiunto poco più di 2,11 euro/Kg. Anche i pacchetti per le settimane 50-51-1-2, mercoledì mattina erano offerti a 1,84 euro/Kg, nel primo pomeriggio a 1,80 euro/Kg e giovedì addirittura a 1,70 euro/Kg. Più offerta del solito per il latte francese, intorno a 0,42 euro/Kg reso, il tedesco offerto a 0,44 euro/Kg reso. Lo scremato tedesco trattato a 0.28/0.285 euro/Kg. Sul mercato nazionale il grosso della crema di qualità è stato trattato a livello di bollettino, ma ci sono state anche vendite a 1,98-1,99 euro/Kg di partenza, e anche qualcuna a prezzo superiore rispetto al bollettino. Per quanto riguarda il latte, qualcuno ha cercato di spuntare gli 0,45 euro/Kg, tuttavia senza risultato. La maggior parte dei contratti infatti sono stati chiusi tra 0,44-0,445 euro/Kg.

– Per avere la quotazione ufficiale del burro di Kempten, tutti i principali operatori e commissari, devono inviare entro lunedì mattina i contratti fatti nella settimana precedente. La Presidenza, in base ai contratti fatti e dopo la discussione che avviene tramite conference call mercoledì mattina, stabilisce il prezzo. Settimana scorsa, con la crema che arrivava a 2,11 euro/Kg e oltre, nessuno ha presentato contratti di burro. Da qui la decisione di non quotare, che in sostanza equivale a tenere invariato il prezzo della settimana precedente, con il minimo a 3,60 euro/Kg e il massimo a 3,70 euro/Kg. L’Olanda è cresciuta di euro 0,04, passando da 3,55 a 3,59 euro/Kg. La Francia, invece, resta invariata a 3,60 euro/Kg. La media questa settimana è 3,613 euro/Kg, tenendo conto per la Germania del prezzo della settimana scorsa. Mercato praticamente stabile da lungo tempo, con offerte di burro congelato, con molti mesi di vita, a 3,65 euro/Kg, e offerte di burro fresco solo a partire dal 1° trimestre a livelli compresi tra 3,75 e 3,85 euro/Kg. Malgrado la grossa produzione di formaggi, non c’è altrettanta offerta di burro di siero. Il nuovo prezzo per la Gdo tedesca cala da 3,88 euro/Kg di questo mese a 3,76 euro/Kg però per dicembre e gennaio. Qualche tedesco lo ritiene comunque un buon prezzo.

– Il latte in polvere è quello che dà le maggiori soddisfazioni. Anche il mercato, così come le quotazioni ufficiali di tutte le voci, continua a salire, a livelli però molto più elevati rispetto ai bollettini. Tutti molto incerti sul primo trimestre, visti ancora i prezzi al rialzo con poca disponibilità, sono tutti concordi nel ritenere che nel secondo trimestre vi sarà molta più disponibilità, ma nessuno se la sente di dire se questo equivarrà a prezzi in diminuzione, come teoricamente dovrebbe essere quando vi è più offerta sul mercato. Il tutto dipende da come andranno le esportazioni, di conseguenza anche dalle quotazioni di Stati Uniti e Nuova Zelanda.

– Il siero in polvere, come la storia degli ultimi 30 anni insegna, tende solitamente a seguire l’andamento del latte in polvere. Bollettini al rialzo in Germania e Olanda, invariati invece in Francia, dove però era salito settimana scorsa di ben 259 euro/Tons.

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in aumento per l’Edamer a 3,14 euro/Kg e l’Emmentaler a 4,46 euro/Kg, stabili per il Gouda a 3,13 euro/Kg e e il Cheddar a 3,14 euro/Kg. In Italia, in calo le quotazioni del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano meno stagionato nelle principali borse merci.

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