Cina: l’import lattiero caseario cresce dell’11%, a febbraio

2019-03-28T10:56:40+02:0028 Marzo 2019 - 10:56|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , |

Milano – Si conferma, anche a febbraio, il trend positivo delle importazioni cinesi di prodotti lattiero caseari, secondo l’analisi di Clal.it. L’incremento, rispetto allo stesso mese del 2018, è dell’11% a volume e del 5,5% a valore, con una forte crescita in termini percentuali dell’import di polvere di latte scremato (Smp), latte e panna, lattosio per uso farmaceutico, latte condensato, lattosio per uso alimentare. Il gigante cinese si conferma un importante player di mercato, con una crescita su base tendenziale del 15,3% a volume e un aumento altrettanto positivo (+15%) a valore. La prima voce delle importazioni cinesi a volume, sempre secondo l’analisi di Clal.it, è rappresentata dalla polvere di latte intero (Wmp), che tra gennaio e febbraio 2019 mette a segno un aumento su base tendenziale del 24,5% a valore, molto probabilmente anche grazie a una flessione dei prezzi unitari (-8,3%). La Nuova Zelanda, con il 97% della market share, è fornitore monopolista. Notizie positive anche per l’Ue-28, che quasi raddoppia le esportazioni in equivalente latte (Me) rispetto a gennaio e febbraio 2018, passando da 140mila a 265mila tonnellate, pur registrando una frenata di quasi 11 punti percentuali alla voce ‘formaggi’. Complessivamente, i valori esportati dall’Unione europea rimangono comunque notevolmente lontani rispetto ai 2,66 milioni di tonnellate che dall’Oceania hanno raggiunto la Cina nel primo bimestre del 2019.

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