Con il Ceta l’export di formaggi italiani in Canada è aumentato del 35% dal 2017

2021-09-21T17:37:11+02:0021 Settembre 2021 - 17:37|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , |

Milano – Il Ceta è valso all’export caseario italiano un aumento del 35% rispetto al 2017. A quattro anni dall’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio tra Ue e Canada, Assolatte rivela che le esportazioni verso il Canada sono cresciute. “Il vantaggio più evidente per consumatori e imprese è arrivato dall’abbattimento dei dazi”, spiega Paolo Zanetti, presidente di Assolatte. “In particolare, già con l’entrata in vigore venivano liberalizzate il 90% (Canada) e il 92,2% (Unione europea) delle linee tariffarie sui prodotti agricoli e agroalimentari”. Per il settore lattiero caseario europeo il Ceta ha significato l’ingresso in Canada, a dazio zero, di ulteriori 17.700 tonnellate annue, di cui 16mila di formaggi di qualità. Assolatte fa sapere che nel 2020 l’export di formaggi italiani ha sfiorato le 7mila tonnellate. Una significativa progressione che ha riguardato pressoché tutte le categorie di formaggi, a cominciare dalla mozzarella, cresciuta di nove volte, e dal provolone che ha fatto registrare un exploit del 232%. Incrementi considerevoli anche per grattugiati (37%), Asiago (28%), Grana Padano e Parmigiano Reggiano (27%), altri formaggi freschi (27%), Gorgonzola (25%) e Pecorino (11%).

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