Chicago (Illinois) – Gli snack rappresentano oltre il 20% delle vendite globali del settore food&beverage, una categoria di prodotto particolarmente apprezzata dalla popolazione sotto i 40 anni. Sono alcuni dei dati emersi dal report ‘Snack Unwrap: The Insatiable Craving for Growth in the Global Snackscape’ di Circana, che analizza le dinamiche del mercato degli snack e le trasformazioni che sta subendo.
A differire tra i vari Paesi sono le abitudini di consumo, ma alcuni trend accomunano le aree analizzate. Fra le tendenze più rilevanti, la crescita delle opzioni salutari, fonte di proteine, fibre e altri nutrienti, accompagnata dall’incremento nel consumo di snack più golosi. A trainare il mercato sono barrette e cereali per la colazione (+6% per un controvalore di 83,6 milioni), frutta secca e disidratata (+4,9%, 160,2 milioni), formaggi (+3,1%, 478,4 milioni) e yogurt (+3,5%, 303,2 milioni).
Se i consumatori statunitensi sono quelli più inclini agli spuntini notturni, gli europei prediligono gli snack mattutini, mentre gli australiani preferiscono sempre più le opzioni salutari in qualsiasi momento della giornata. Il mercato europeo degli snack registra una crescita del 2,9% a fine 2024, per un incremento pari a circa 7 miliardi di euro. All’interno dell’Ue, Paesi Bassi (44,6%) e Italia (43,2%) vantano le quote a valore più alte per gli snack.
Nella Gdo cresce la private label, spinta da innovazione e prodotti di fascia alta, che includono nuovi sapori e benefici nutrizionali. Il packaging continua a giocare un ruolo di primo piano, attirando l’attenzione dei consumatori sugli scaffali, con una crescita delle opzioni sostenibili e delle confezioni richiudibili. I consumatori continuano a investire negli snack nonostante l’inflazione, gravitando verso offerte promozionali o prodotti che offrono un alto valore.