None (To) – Negli ultimi anni il prezzo del cacao ha subito un’impennata dei prezzi, che solo nel 2024 sono cresciuti del 170% (leggi qui). Tra le prime aziende a rompere il silenzio sulle conseguenze che la crisi del cacao ha avuto sul proprio bilancio c’è Domori, società torinese di cioccolato premium controllata da Polo del gusto. Due anni di rincari della materia prima hanno portato oltre cinque milioni di perdite nel bilancio 2024, chiuso venerdì scorso a 29,5 milioni di euro, costringendo l’azienda alla ricapitalizzazione. “Stiamo uscendo da due anni difficili”, ha spiegato a Il Sole 24 Ore Giacomo Biviano, amministratore delegato di Domori da dicembre 2024 (leggi qui). A pesare sul bilancio anche la ristrutturazione dell’ex stabilimento Streglio di None (To): “I lavori sono andati oltre le previsioni di spesa per colpa dei tempi che si sono allungati e degli aumenti subiti dai materiali per l’edilizia”, ha sottolineato il Ceo.
Ma la difficoltà principale è stata il caro-cacao: “Per decenni le fave di cacao sono costate due dollari al chilo. Poi all’improvviso, due anni fa, è cominciato il rally”, ha spiegato Giacomo Biviano. “Oggi siamo a 8,5 dollari al chilo, ma in questi mesi siamo arrivati anche a picchi di 12 dollari”, e non si vedono spiragli di discesa. “Un mese fa i future sulle fave per il 2026 erano scesi a 7,5 dollari al chilo, ma oggi siamo già tornati sopra gli otto”, ha sottolineato l’Ad.
Per fare fronte alle difficoltà, “Il consiglio di amministrazione ha deciso un aumento di capitale di più di otto milioni, a cui si è aggiunto un prestito oneroso di altri quattro milioni di euro per rifinanziare l’azienda”, ha evidenziato Giacomo Biviano. “Nel piano industriale ho lavorato sulla diminuzione dei costi e su un incremento del fatturato, grazie ad aumenti di prezzo e allo sviluppo internazionale”. Operazioni che hanno già portato i primi risultati: “Nei primi mesi del 2025 abbiamo rispettato gli impegni di budget e a fine maggio abbiamo registrato una crescita del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’obiettivo è di riportare in utile l’azienda già quest’anno”, ha concluso l’Ad.