Parma – Innanzitutto, una conferma: il suino italiano non riesce a stare su una quotazione stabile per più di una settimana. Dopo il sostanziale invariato di settimana scorsa (leggi qui), gli allevatori strappano subito 1,5 centesimi di aumento sulla quotazione del suino, che ritorna a 1,91 euro/kg. Le altre quotazioni sono 1,85 euro/kg per Dop inferiore ai 160 kg e 1,751 per il non tutelato più costoso. Tanto? Poco? La fredda percentuale è un +0,8%, ma ricordiamo sempre che c’è un vincolo a non superare i 5 centesimi di variazione settimanale, perciò ieri il massimo che gli allevatori avrebbero potuto strappare sarebbe stato un +2,6%. Sostanzialmente, portano a casa un 30% del massimo a cui potevano aspirare. C’è un’altra osservazione che preoccupa la filiera: in una sola settimana è stata recuperata quasi la metà dei 3,3 centesimi di calo nell’ultimo mese e mezzo. Insomma, gli inizi non sono rassicuranti. L’anno scorso, la risalita del suino era partita a inizio luglio con 1 centesimo di aumento, e poi aveva registrato un +26% raggiungendo il record storico di 2,387 euro/kg, il 24 ottobre. Quest’anno ci sono stati segnali di stabilizzazione, ma il monitoraggio di questo bollettino dev’essere molto attento per capire l’andamento del mercato nella seconda parte dell’anno.
Cun suino vivo: 1,5 centesimi di aumento. Già recuperata la metà del calo di maggio-giugno
federico2025-06-20T10:47:59+02:0020 Giugno 2025 - 10:47|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: Cun suino vivo|
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