Pechino (Cina) – Per la prima volta in tredici anni, le importazioni di vino italiano in Cina non si sono solo arrestate, ma hanno addirittura fatto un passo indietro. L’anno si è infatti chiuso a quota 1,6 miliardi di dollari, in calo del 2% rispetto al 2012. Un trend preoccupante quello evidenziato dalle rielaborazioni dei dati doganali cinesi da parte del Corriere Vinicolo, considerato che oggi tutti guardano a questo mercato con grande speranza. I dati parlano di pessimi risultati anche per i nostri cugini d’Oltralpe (-10%). Che, tuttavia, restano in cima alla classifica dei Paesi fornitori, seguiti da Australia, Cile, Spagna e, solo in quinta posizione, dall’Italia. In particolare, per quanto ci riguarda, l’export è a doppia faccia: a una stabilità sul fronte dei volumi sta facendo da contraltare una buona progressione sui valori (+15%), con il prezzo medio sopra i 4,50 dollari al litro (+14%). Particolarmente brillanti, nonostante tutto, le performance degli spumanti.
ESTERI
Il 2013 anno da dimenticare per l’export di vino in Cina
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